“Antropolaroid”: fotografia di una famiglia siciliana in scena al Teatro Abeliano
Teatri di Bari
Teatro di Rilevante Interesse Culturale
Antropolaroid di e con Tindaro Granata_venerdì e sabato h 21.00 c/o Abeliano
“Antropolaroid” venerdì 4 e sabato 5 marzo all’Abeliano alle 21.00, è la fotografia di una famiglia siciliana, una polaroid umana che si snoda attraverso l’interpretazione di Tindaro Granata. Le storie tramandate inconsapevolmente dai nonni di Tindaro, diventano lo spunto originalissimo e poetico per un racconto popolare in cui la famiglia, insieme alla storia di un paese, sono i protagonisti.
Venendo al programma teatrale della settimana, “Antropolaroid” è un racconto che partendo dalla storia familiare dell’autore e protagonista Tindaro Granata, parla di un intero paese e di un lungo secolo di cambiamenti. Annota l’autore: “Francesco Granata nel settembre del 1925 si impicca perché scopre di avere un tumore incurabile. La moglie , incinta, sola, si reca spesso al cimitero per “bestemmiare” sulla tomba del marito. Il figlio Tindaro Granata nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia, ordinato da un noto mafioso di Patti. Maria casella, nel ’44, si innamora di Tindaro che incontra ad una serata di ballo organizzata da suo padre per presentargli il suo futuro sposo, un ufficiale tedesco. La giovane si oppone al matrimonio, scappa con Tindaro, facendo la “fuitina”. Teodoro Granata nasce l’anno dopo. Diventato adulto, Teodoro emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del 1978. Adulto, parte per il servizio militare, si imbarca per due anni su nave Spica e qui incontra il nipote del boss del suo paese di origine, Patti.
Il giovane Tino (nipote del boss) , dopo che il padre viene indagato per delitti di mafia, si confida con Tindaro. Ma questo è il giorno in cui Tindaro parte per Roma, vuole diventare un attore. Tino si suicida, impiccandosi.
Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio o femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti .
(biglietti al box office Feltrinelli; all’Officina degli Esordi e sul circuito Bookingshow; info www.teatridibari.it)