''#Beethoven250'' con Lorenzo Rovati e Antonia Valente a palazzo Pesce
Domenica 8 novembre 2020 a Palazzo Pesce è di scena #Beethoven250 con Lorenzo Rovati al violino e Antonia Valente al pianoforte.
Un concerto che propone due pilastri del repertorio per violino e pianoforte: la “Sonata n. 9 op. 47” di Ludwig van Beethoven, composta fra il 1802 e il 1803 e legata indissolubilmente al dedicatario della prima edizione, “a Kreutzer”, violinista francese che tuttavia subentrò solo in un secondo momento nella mente del compositore, essendo l’opera scritta pensando alle possibilità tecniche ed espressive di un altro violinista, George Augustus Bridgetower, e la “Sonata L. 148” di Claude Debussy, composta fra l’ottobre 1916 e l’aprile 1917 e legata a due avvenimenti, ovvero la Prima guerra mondiale e la malattia che, un anno dopo la data di composizione di quest’opera, sarebbe stata per Debussy fatale.
Protagonisti nella Sala Etrusca Lorenzo Rovati, diploma in Violino con il massimo dei voti al Conservatorio Verdi di Milano, diploma di Bachelor e Master alla Hochschule für Musik Nürnberg, una carriera in veste solita e camerista. È Spalla dell’Orchestra Sinfonica Siciliana dal 2017, ruolo che ha ricoperto anche con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova e dell’Ente lirico di Sassari. Ha collaborato con il progetto Spira Mirabilis, con L’Orchestra Camerata Nordica, Orquestre Philarmonique de Strasbourg, e con la LaFil, l’orchestra di recente fondazione sotto la direzione di Daniele Gatti. Antonia Valente, appassionata camerista impegnata in Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Italia, Svizzera, Inghilterra, Francia, Algeria, Egitto, creatrice e direttrice del Festival Ritratti, docente nel Dipartimento di Canto della Hochschule für Musik Theater und Medien di Hannover tra il 2013 e il 2018 e attualmente pianista nella Escuela Superior de Musica Reina Sofia a Madrid e docente del Centro di Insegnamento universitario Katarina Gurska.
Un appuntamento da segnare in agenda per ascoltare le differenti, eppure ugualmente intense, sfumature sonore dell’Ottocento e del Novecento.
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