"Il cattivo del Bardo" e "Storia dell'occhio" per la rassegna Residenze a Teatro
I personaggi negativi dell’universo Shakespeare sono al centro dell’incontro online «Il cattivo del Bardo» che, martedì 30 marzo (ore 19), la Compagna Diaghilev propone nell’ambito del progetto di residenza «Artisti nei territori» sostenuto da Regione Puglia e Ministero della Cultura in collaborazione con il Comune di Mola. Si tratta di una conversazione ad accesso gratuito al link https://us02web.zoom.us/j/
Compagnia Eufonia - Astragali Teatro
mercoledì 31 marzo, ore 19
STORIA DELL’OCCHIO
drammaturgia e regia di Fabio Tolledi
con Fabio Tolledi e Mauro Tre
recital live streaming dal Teatro Van Westerhout di Mola di Bari su piattaforma YouTube
link con accesso gratuito https://youtu.be/VI8GCEWoXCk
Il progetto di residenza «Artisti nei territori» prosegue mercoledì 31 marzo (ore 19) con la diretta gratuita in streaming al link https://youtu.be/VI8GCEWoXCk dello spettacolo «Storia dell’occhio», una coproduzione Compagnia Eufonia-Astragali Teatro per la drammaturgia e regia di Fabio Tolledi, che sarà in scena con Mauro Tre dal Teatro van Westerhout di Mola di Bari. La pièce è un recital teatrale per attore e musicista: un percorso attraverso la poesia europea del ‘900 dedicato a Georges Bataille. Suono, musica e poesia si intrecciano, tessono trame nel corpo, nella voce. Georges Bataille ne «L’erotismo» definisce la poesia «il mare che si unisce al cielo». Pertanto Tolledi e Tre hanno iniziato questo cammino seguendo le tracce indicate da Bataille per scoprire, ancora una volta, come il suono della poesia possa reinventare il mondo, abitare poeticamente il mondo nella voce che vibra, che trasforma i luoghi. I due artisti si sono messi in cammino con le parole di Edmond Jabès, Paul Celan, Rainer Maria Rilke, Vittorio Bodini e molte altre voci che, via via, accompagnano il viaggio. Quel viaggio rappresentato dall’incontro tra scrittura poetica, musica e immagini all’interno del quale un nucleo fecondo di suggestioni coinvolge gli spettatori nella scoperta delle parole, pronte a trasformarsi in corpo e vita. Perché la poesia è il mondo che diviene nostro. E i suoni delle voci di questo spettacolo parlano di una resistenza poetica, di una profonda consapevolezza del fare poetico. Insomma, della parola che si fa essenza e sostanza del dire.