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Al via il Bif&st 2013, Scola ricorda il maestro Trovajoli. Stasera cerimonia d'apertura al Petruzzelli

La lezione di cinema presidente del Bif&st ha dato inizio questa mattina alla manifestazione. In serata al Petruzzelli la cerimonia ufficiale d'apertura alla quale prenderà parte anche una delegazioni di operai della Bridgestone

"I Festival, e quindi anche questo Bif&St, sono un'occasione per rivedere tanti amici: Fellini, Sordi, Manfredi, e ora anche Trovajoli": Ettore Scola, presidente del Bif&st - il festival internazionale del cinema che si tiene a Bari da oggi al 23 marzo - commenta con Tatti Sanguineti il sodalizio che lo ha legato al grande musicista che ha composto le colonne sonore di tutti i suoi film. L'incontro ha fatto seguito alla proiezione, per l'edizione 2013 di Bif&st, del film 'Riusciranno i nostri eroi e ritrovare....' diretto da Scola, interpretato da Sordi e Manfredi, con musiche di Trovajoli.

Il racconto di Scola si è inserito nell'omaggio fatto dal festival a Trovajoli con la proiezione oggi in anteprima del documentario 'Parole e musiche' dedicato da Linda Tugnoli al maestro e girato il 13 febbraio del 2013 pochi giorni prima della scola2-2sua morte (il 28 febbraio scorso). "Ho conosciuto Trovajoli attraverso la radio - ricorda Scola - nell'immediato dopoguerra, quando tra il '52 e il '53 teneva con Piero Picconi una trasmissione radiofonica, 'Eclipse', che ci fece conoscere la musica americana, il jazz. Era un uomo colto, diplomato a Santa Cecilia e studioso di canti gregoriani, ma anche un uomo di una disponibilità totale, specie nel cinema perché sapeva che le immagini prevalgono sulle note". "Non è facile - sottolinea Scola - che un musicista, chiamato a collaborare, rinunci alla sua musica per rispetto al film. Per la colonna sonora di 'Una giornata particolare', ad esempio, quando sentì i rumori di scena, quelli della sfilata delle truppe trasmessi dalla radio in casa di Sofia Loren, preferì rinunciare ad un intervento perché, a suo dire, la radio in quel giorno diventava il terzo protagonista". "Queste rinunce - continua Scola - rispecchiano una sua coerenza musicale, che lo ha tenuto lontano dalla ripetitività, alla Morricone, alla Piovani, anche se lo ha reso meno riconoscibile al pubblico cinematografico". "Quello che ci ha legato è l'amicizia - ha aggiunto Scola - le motivazioni che hanno dato vita a questa amicizia: non aver mai usato la parola 'io' e non per modestia ma per un concetto della vita in cui entravano Mozart e Sinatra, i canti gregoriani e Caruso, una visione panteistica della cultura". "Aveva una visione umanistica della cultura, una disponibilità all'ascolto che lo rendevano unico".
(Fonte Ansa)


*Foto Oronzo Lavermicocca https://www.facebook.com/pages/Oronzo-Lavermicocca-Photographer/210767008943067

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