Il Collegium Musicum, diretto da Rino Marrone, torna in scena nel secondo concerto della stagione 2020 nella Cattedrale San Sabino
Il silenzio come valore assoluto, necessità impellente in tempi in cui troppo spesso viene soffocato dalla giungla urbana e sociale di ogni genere di rumore. «Forse solo il silenzio esiste davvero», diceva José Saramago. E allora anche la musica - le cui pause sono una parte fondamentale dello scorrere sonoro - può servire a riflettere sulla crisi sistemica e virale che ha colpito l'umanità. E diventare «silenzio udibile». È il tema proposto dal prossimo concerto del Collegium Musicum diretto da Rino Marrone, che martedì 30 giugno, nella Cattedrale di San Sabino di Bari alle 20,30 (ingresso libero sino ad esaurimento posti, con distanziamento) porterà in scena un impaginato incentrato sul «Silentium». In memoria delle vittime del Coronavirus.
Ad aprire la serata simbolica sarà un componimento poetico dello scrittore Enzo Quarto, «Elegia. Covid19», scritta per il Collegium. Così come una prima assoluta, commissionata dall'ensemble: «Lament», del compositore tarantino Giovanni Tamborrino, per orchestra d'archi. A seguire, «To a Dead Friend», per clarinetto e orchestra d'archi - solista Giambattista Ciliberti - della compositrice greca Eleni Karaindrou (prediletta da Theo Angelopoulos, per il quale ha composto le colonne sonore dei suoi ultimi sei film); infine, il Requiem K. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, nella versione per archi di Peter Lichtenthal.