'Esterina Centovestiti' in scena al Teatro Abeliano
Lo spettacolo COME POLLICINO previsto domenica 6 marzo ore 18:00 al Teatro Abeliano di Bari nella rassegna A TEATRO CON MAMMA E PAPA' viene sostituito da ESTERINA CENTOVESTITI della Compagnia Burambò.
ESTERINA CENTOVESTITI
di e con DARIA PAOLETTA costumi LISA SERIO sarta LUCIA CALIANDRO organizzazione MARY SALVATORE luci, scene, regia ENRICO MESSINA.
In Va elementare Lucia è alle prese con l’arrivo in classe di una nuova compagna cui per condizione economica ed estrazione sociale, sembra negata la possibilità di scegliere la propria vita e che, come sempre accade nelle dinamiche infantili ed adolescenziali, viene per questo emarginata e schernita. Esterina ha il corpo grande, le mani rovinate, parla in modo strano, ha il colletto del grembiule sempre stropicciato e indossa sempre gli stessi pantaloni… eppure dice di avere 100 vestiti nell’armadio. Il cuore in tumulto, la piccola Lucia comincia ad affrontare le prime preziose domande su come ci si debba porre davanti alla prepotenza di chi non è capace di manifestare accoglienza e comprensione. Le vicende della storia mettono in luce le gioie e i dolori, le riflessioni più intime, i perché inspiegabili di quell'età fragile e potente al tempo stesso; quei perché cui solo il tempo saprà, infine, dare una risposta e che si rivelano fondamentali per la crescita di una bambina di dieci anni. Una narrazione non prevedibile, in cui il bullismo fa solo capolino, che appassiona e coinvolge lo spettatore bambino e quello adulto che si riconoscono nella protagonista della storia perché tutti in classe, almeno una volta, l’abbiamo incontrata.
Biglietti al botteghino e su Vivaticket
Intero 10 euro - ridotto 8 euro
per info: botteghino@teatroabeliano.com
ATTENZIONE Spettacolo Annullato
COME POLLICINO
Produzione: Associazione Culturale SENZA PIUME
In collaborazione con: Res Extensa, Explorer/Polartis, Provincia di Bari
Di e con : Damiano Nirchio, Anna de Giorgio
Regia e drammaturgia: Damiano Nirchio
Scene: Bruno Soriato, Tea Primiterra
Luci, installazioni e suoni: Carlo Quartararo
Pupazzi: Anna de Giorgio
Assistenza alla produzione: Raffaella Giancipoli
In una piccola città un Grande Dittatore Generale si è impossessato di tutto e di tutti: nessuno lo ha mai visto, ma il suo metallico vocione terrorizza la gente dagli altoparlanti disseminati nelle strade. Tutto è proibito: esprimere le proprie idee, la musica, i colori, persino affacciarsi alla finestra. Tutte le cose sono nelle sue mani: le case, le fabbriche, le vite di tutti gli adulti, costretti a lavorare per lui.
Una notte, al culmine della sua cattiveria, obbligherà tutti i lavoratori ad un turno straordinario: si dovrà rimanere in fabbrica finchè il Grande Dittatore Generale sarà soddisfatto. Del resto,” più si è Grandi, e più si comanda!”. Piccoli e deboli dovranno obbedire, non potranno rientrare nelle loro case e saranno dunque costretti dalle necessità ad abbandonare i propri figli per tutta la notte o forse per sempre… Come Pollicino.
A casa da sola quella notte rimarrà anche una piccola ragazzina. Come fare a tornare con mamma e papà? Non ci sono rimedi facili: con il solo aiuto di una bambola bisognerà affrontare l’Orco, imparare a non farsi mangiare, rubare gli stivali delle Sette Leghe a chi ne fa un uso malvagio… E dimostrare a tutti, anche al proprio fratello maggiore, scettico e ormai rassegnato, che le malvagità sono come gesso su una lavagna: anche un bambino può cancellarle e fare un disegno nuovo.
E che i piccoli possono fare cose grandi. Anche la Rivoluzione!
Una riflessione giocosa sul potere, sul “diventar grandi” in modo non-violento, su crescita individuale e progresso civile e, perché no, sulla Democrazia.