Compagnia anonima GR in "Morte tua, vita mea"
Quando
Dal 31/01/2015
al 15/02/2015
21:00
Prezzo
euro 14,00/ 18,00
L'Anonima G.R. si ripresenta a teatro nell'accogliente «casa» del Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1), dove lo storico duo, formato da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, torna in scena da sabato 31 gennaio, alle 21,00 con la pièce "Morte tua, vita mea".
Sul palco, insieme a Marmone e Schiavarelli, anche Mimmo Pesole. Prosegue dunque la felice collaborazione tra Anonima GR e Teatro Forma, dopo "L'avaro", che nei mesi di ottobre e novembre 2014 ha riscosso grandissimo successo. Lo spettacolo sarà replicato domenica 1 febbraio e poi nei successivi weekend, 7 e 8, 14 e 15 febbraio, con i seguenti orari:
Domenica 1 febbraio: ore 19.00
Sabato 7 febbraio: ore 21.00
Domenica 8 febbraio: ore 19.00
Sabato 14 ...febbraio: ore 21.00
Domenica 15 febbraio: ore 19.00
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Forma (infotel: 080.501.81.61), su www.bookingshow.com e al Box Office di Feltrinelli Bari (Via Melo 119, 080.524.04.64).
"Morte tua, vita mea" è una commedia che scatena un'incredibile comicità liberatoria, scavando nell'intimo umano e mettendone in luce gli aspetti negativi, come l'egoismo, l'ingordigia, il cinismo, elementi legati intimamente all'antropologia dell'uomo. Senza dimenticare la società in cui si vive, a volte essa stessa corruttrice di qualsiasi buona intenzione.
La storia è quella di un uomo mediamente benestante, Salvatore Ceronte (detto Rino), che è afflitto da continui colpi apoplettici e quindi sempre in bilico tra la vita e la morte. Il suo decesso permetterebbe alla moglie di mettere finalmente le mani sul suo patrimonio e rifarsi una vita col suo amante, nonché ragioniere che da anni lavora alle dipendenze di Salvatore; oltre ai vari parenti ingordi, che sognano da tempo di appropriarsi di quel che rimane. La sua presenza in vita è soltanto un peso.
La differenza con altre situazioni di questo genere è che in Morte tua, vita mea si gioca a carte scoperte, nel senso che i parenti, non nascondono affatto al moribondo di desiderare che la sua morte arrivi presto; lui, in tutta risposta, esasperato dalle loro insistenti aspettative, cerca di collaborare sforzandosi a morire. Ma quasi come un tormentone, si riprende sempre, lasciando la moglie, e tutti i parenti, sospesi ad un filo che non si spezza mai, come una beffa del destino, che sembra prendersi gioco della loro voracità.
Ed è proprio il destino che nell'epilogo della storia dà una mano a Salvatore, ribaltando il gioco delle parti e trasformando gli aguzzini in vittime e viceversa, con inaspettati colpi di scena che danno al pubblico una continua altalena emozionale. La situazione perde i contenuti di sofferenza per diventare vera e propria liberazione e la morte non fa paura, anzi diventa un pretesto addirittura per beffeggiarla. Gli attori recitano in un italiano perfetto, con una marcata inflessione barese.
Lo spettacolo è stato scelto, ripreso ed inserito dalla RAI nella rassegna di teatro in televisione intitolata "Teatro in Italia", con la regia di Maurizio Angeloni e trasmesso su RAI Sat.
Sul palco, insieme a Marmone e Schiavarelli, anche Mimmo Pesole. Prosegue dunque la felice collaborazione tra Anonima GR e Teatro Forma, dopo "L'avaro", che nei mesi di ottobre e novembre 2014 ha riscosso grandissimo successo. Lo spettacolo sarà replicato domenica 1 febbraio e poi nei successivi weekend, 7 e 8, 14 e 15 febbraio, con i seguenti orari:
Domenica 1 febbraio: ore 19.00
Sabato 7 febbraio: ore 21.00
Domenica 8 febbraio: ore 19.00
Sabato 14 ...febbraio: ore 21.00
Domenica 15 febbraio: ore 19.00
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Forma (infotel: 080.501.81.61), su www.bookingshow.com e al Box Office di Feltrinelli Bari (Via Melo 119, 080.524.04.64).
"Morte tua, vita mea" è una commedia che scatena un'incredibile comicità liberatoria, scavando nell'intimo umano e mettendone in luce gli aspetti negativi, come l'egoismo, l'ingordigia, il cinismo, elementi legati intimamente all'antropologia dell'uomo. Senza dimenticare la società in cui si vive, a volte essa stessa corruttrice di qualsiasi buona intenzione.
La storia è quella di un uomo mediamente benestante, Salvatore Ceronte (detto Rino), che è afflitto da continui colpi apoplettici e quindi sempre in bilico tra la vita e la morte. Il suo decesso permetterebbe alla moglie di mettere finalmente le mani sul suo patrimonio e rifarsi una vita col suo amante, nonché ragioniere che da anni lavora alle dipendenze di Salvatore; oltre ai vari parenti ingordi, che sognano da tempo di appropriarsi di quel che rimane. La sua presenza in vita è soltanto un peso.
La differenza con altre situazioni di questo genere è che in Morte tua, vita mea si gioca a carte scoperte, nel senso che i parenti, non nascondono affatto al moribondo di desiderare che la sua morte arrivi presto; lui, in tutta risposta, esasperato dalle loro insistenti aspettative, cerca di collaborare sforzandosi a morire. Ma quasi come un tormentone, si riprende sempre, lasciando la moglie, e tutti i parenti, sospesi ad un filo che non si spezza mai, come una beffa del destino, che sembra prendersi gioco della loro voracità.
Ed è proprio il destino che nell'epilogo della storia dà una mano a Salvatore, ribaltando il gioco delle parti e trasformando gli aguzzini in vittime e viceversa, con inaspettati colpi di scena che danno al pubblico una continua altalena emozionale. La situazione perde i contenuti di sofferenza per diventare vera e propria liberazione e la morte non fa paura, anzi diventa un pretesto addirittura per beffeggiarla. Gli attori recitano in un italiano perfetto, con una marcata inflessione barese.
Lo spettacolo è stato scelto, ripreso ed inserito dalla RAI nella rassegna di teatro in televisione intitolata "Teatro in Italia", con la regia di Maurizio Angeloni e trasmesso su RAI Sat.