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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Teatri di Bari prepara la nuova produzione: all'Abeliano anteprime aperte ai residenti di Japigia

Gli abitanti del quartiere potranno assistere liberamente alle prove del nuovo spettacolo, in programma dal 4 al 7 ottobre. Il regista Signorile: "Vogliamo coinvolgere anche chi non frequenta di solito il teatro"

Porte aperte al teatro Abeliano per le prove della nuova produzione Teatri di Bari, dal titolo “Il principino - Breve cronaca familiare da un trivani vista ciminiere”, regia di Damiano Nirchio con Vito Signorile, Annamaria De Giorgio, Danilo Giuva. 

Lo spettacolo debutterà in stagione TdB il 30 e 31 marzo 2019, e dal 4 al 7 aprile 2019 sarà nel cartellone della stagione del Comune di Bari, curata dal Teatro Pubblico Pugliese, ma le prove del “Principino” al teatro Abeliano saranno aperte ai residenti del quartiere Japigia di Bari dal 4 al 7 ottobre  (ore 21 feriali, domenica ore 18).

“Vogliamo coinvolgere la gente che abita attorno al teatro in questo processo di produzione. Saranno delle anteprime che ci serviranno a rodare questo nuovo spettacolo con l’aiuto di un pubblico speciale. Il 22 settembre abbiamo già fatto una prova aperta con medici e ricercatori dell'Alzheimer, tema dello spettacolo”, spiega Vito Signorile, direttore artistico di Teatri di Bari.

L’operazione rientra nel Progetto Periferie, ideato da Signorile, e già sperimentato lo scorso anno con successo col “Natale all’Abeliano”.

“L’obiettivo principale – aggiunge il direttore artistico -  è anche quello di portare a teatro persone che non lo frequentano e coinvolgerli gradualmente non solo con spettacoli popolari e divertenti ma anche con contenuti di carattere sociale come in questo caso”.

Nell’ambito di questo progetto rientra anche lo spettacolo “Mai stata sul cammello?” di Aldo Nicolaj con Tina Tempesta, Antonella Genga e Stefania Bove per la regia di Vito Signorile, in scena dall’11 al 14 ottobre (ore 21 feriali, domenica ore 18). Lo spettacolo racconta la vicenda di un’energica novantenne ed una figlia succube che incerta si muove tra il senso di colpa, l’obbligo morale ed il desiderio di libertà, un tema universale e attuale, con l’ironia tragicomica tipica delle commedie di Nicolaj.
 

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