rotate-mobile
Cultura

Bari Capitale europea della Cultura 2019, nasce il comitato per la candidatura

Questa mattina la costituzione del comitato che promuoverà la candidatura di Bari che però dovrebbe coinvolgere anche le altre città pugliesi. Entro fine maggio l'incontro con la cittadinanza per raccogliere altre proposte e suggerimenti

Un comitato composto da oltre 30 partner privati e istituzionali per sostenere e promuovere la candidatura di Bari a Capitale europea della Cultura 2019. Il primo incontro per la costituzione del comitato si è tenuto questa mattina a Palazzo di Città alla presenza del sindaco Michele Emiliano, dell’assessore alle Politiche comunitarie Gianluca Paparesta, del vicepresidente della Provincia di Bari Trifone Altieri, del consigliere gratuito del sindaco per la candidatura a Capitale europea della cultura Luca Scandale e del direttore della ripartizione Fondi comunitaria Ilaria Rizzo.

“La nostra idea - ha dichiarato il sindaco - è rappresentata dalla candidatura di tutti i capoluoghi della Puglia. Questo potrebbe trasformare un fattore di debolezza, viste le attuali divisioni campanilistiche sul progetto, in un fattore di forza. Bari dunque presenta la propria candidatura con l’assoluta disponibilità non solo a coinvolgere gli altri Comuni pugliesi, ma anche a indicare un’altra città come candidata formale. Data la particolare condizione in cui oggi si trova, avremmo pensato di indicare simbolicamente Taranto, che otterrebbe lo stesso identico supporto da parte nostra sia dal punto di vista morale che materiale. Per farlo però è necessaria la totale solidarietà e condivisione da parte delle altre città pugliesi. Noi abbiamo lanciato la nostra sfida: portare avanti l’idea di uno straordinario obiettivo comune che potrebbe davvero definire la Puglia un’area vasta”.  

“È stata una giornata proficua - ha evidenziato Gianluca Paparesta - perché abbiamo stabilito un metodo di lavoro essenzialmente fondato su un processo di partecipazione che vedrà coinvolte le istituzioni locali, le associazioni, gli operatori economici e culturali e tutti gli stakeholder della città. Entro la fine di maggio porteremo a termine questa prima parte del lavoro attraverso un incontro aperto alla cittadinanza, dal quale potremo ricavare ulteriori proposte e suggerimenti da inserire nel dossier che il Comitato promotore dovrà presentare alla commissione per superare la prima fase di preselezione”.  

“Cinque anni fa - ha concluso Luca Scandale - Bari fu la prima città italiana a dichiarare di volersi candidare al progetto. Ora è necessario superare il pessimismo della ragione che adombra questa candidatura. Infatti nel rapporto della Commissione europea è scritto chiaramente che una città non si candida per quello che è ma per ciò che vuol diventare. Conta vincere certo, ma anche solo partecipare è importante perché, grazie al progetto Italia2019, è previsto un finanziamento anche per quei Comuni che non riceveranno l’investitura. Il Patto delle Città firmato da Vendola ed Emiliano è un passo decisivo in questa direzione: nell’accordo esistono già tutti gli elementi utili a valorizzare il settore culturale anche con i fondi europei 2014-2020”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bari Capitale europea della Cultura 2019, nasce il comitato per la candidatura

BariToday è in caricamento