rotate-mobile
Cultura

Dalla Puglia alla Russia: al Festival dell'Arte italiana di Mosca anche le masterclass dell’Accademia di Belle Arti di Bari

Tra i protagonisti della IX edizione della manifestazione, anche l'istituto barese e i solisti del Conservatorio 'Piccinni' con l'Orchestra popolare 'La notte della Taranta'

Musica e arte. Esperienza e talento. Dal 25 al 29 marzo, la IX edizione del Festival dell'Arte Italiana porterà a Mosca e Dmitrov, a 65 km dalla capitale russa, una settimana di esibizioni e masterclass che mostreranno il lato migliore della cultura: la crescita artistica che si alimenta di dialogo, relazioni e incontri.

‘Suggestione di Puglia’ ha consolidato negli anni partnership con importanti istituzioni culturali e da tempo consente al Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni e all’Accademia di Belle Arti di Bari di far conoscere le proprie eccellenze in Russia a un pubblico sempre più numeroso e a una critica attenta ed esperta.  In questa edizione si esibiranno i solisti del Conservatorio di Bari Roberto Imperatrice (pianoforte) e Niccolò Fino (percussioni), musicisti pluripremiati nonostante la giovane età. 

Quest’anno inoltre, per la prima volta in assoluto, si esibirà l’Orchestra popolare ‘La Notte della Taranta’ che ha saputo imporsi come un simbolo della cultura popolare contemporanea della Puglia. Porterà il fascino della pizzica a poca distanza dal Cremlino, nella maestosa Cattedrale di Cristo Salvatore che due anni fa ha ospitato le reliquie di San Nicola, visitate da oltre due milioni di fedeli ortodossi. E nel segno di San Nicola, padre Alexander Ausievich, vice rettore della Chiesa Russa di Bari, partecipando alla conferenza stampa, ha benedetto l’evento sottolineando l’importanza di intrecciare rapporti di fratellanza tra due popoli vicini che crescono proprio nell’incontro. 

L'evento è organizzato da Cesvir (Centro Economia e Sviluppo Italo-Russo) e dal Centro dei Festival Cinematografici e dei Programmi Internazionali di Mosca. A conferma della crescente popolarità e del suo valore culturale, il Festival ha ottenuto per la prima volta il sostegno del governo della città di Mosca, che lo scorso settembre ha firmato a Bari un memorandum con la Regione Puglia e un’intesa con il Comune di Bari. Durante la rassegna il Cesvir firmerà un accordo di collaborazione con il Teatro musicale Gelikon-Opera di Mosca. 

 “La Cultura portatrice di valori universali diventa un elemento di familiarità tra due popoli che in questi anni hanno imparato a conoscersi, ad apprezzarsi, ad attendere il momento dell’incontro. Una comunità di artisti pugliesi – spiega Rocky Malatesta, direttore generale del Cesvir - che a Mosca e a Dmitrov potranno esprimere il proprio talento, diventando connettori di Bellezza ed Amicizia che, mai come in questo momento, assurgono ad emblema di speranza in un futuro di pace e progresso reciproco.
Siamo onorati che in questa edizione ci siano come partner istituzionali il Governo della Città di Mosca e la Regione Puglia, principali sostenitori ed estimatori del Festival.
Sarà una settimana di emozioni indimenticabili, grazie all’impegno ed alla passione dei nostri partner russi, guidati dalla cara amica Tatiana Shumova, che ringrazio personalmente per la tenacia ed il cuore che mostra nel realizzare con noi sogni impensabili”.

Per il presidente della giunta regionale Michele Emiliano: “L’atteso appuntamento del Festival dell’Arte italiana a Mosca è un’iniziativa che la Regione Puglia sostiene perché permette ogni anno di potenziare relazioni e scambi politico-economici tra la nostra regione e la Federazione Russa. Lo facciamo attraverso I’arte, che è il linguaggio universale in grado di parlare al mondo e di mostrare la bellezza del nostro patrimonio, e produrrà certamente un nuovo e rinnovato slancio nelle relazioni bilaterali. La nostra fortunata collocazione al centro del Mediterraneo non è solo geografica, ma è legata a una storia e ad una possibilità: che il Mediterraneo diventi innanzitutto il crocevia della domanda di pace, cultura e dialogo tra le nazioni. II Festival dell’Arte italiana a Mosca credo s’inserisca appieno in questa visione”.

Sulla presentazione del IX Festival, l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone ha detto: “Il Festival dell’arte italiana a Mosca, della Regione Puglia, è un’occasione speciale che, con impegno e passione, permette da anni di presentare nelle città russe le eccellenze artistiche e culturali del nostro territorio. Il ruolo della cultura è essenziale nelle relazioni tra la nostra terra e la Russia poiché segna il divenire di fiorenti opportunità come gli scambi socio-economici e turistici di cui si percepisce una ripresa proficua, grazie anche al volo diretto Bari-Mosca che riprenderà con più collegamenti settimanali rispetto allo scorso anno. Siamo certi che questo IX Festival in Russia, sarà un successo, inteso a sancire ancora una volta l’amicizia tra la Russia e la Puglia, storicamente legate tra loro e pronte a proseguire questo lungo cammino di reciproca conoscenza e di sviluppo dei rispettivi territori”.

Mauro Paolo Bruno, dirigente Sezione Economia della cultura del Dipartimento Cultura e turismo della Regione Puglia, in conferenza stampa ha inoltre sottolineato “l’impegno costante della Regione nel sostenere iniziative come queste che, attraverso l’arte e la cultura, sono capaci di coinvolgere più istituzioni ed enti del nostro territorio: è fondamentale sviluppare un contesto di rete perché solo così si ottengono sinergie importanti e risultati di prospettiva”.

In occasione del Festival si terranno anche tre masterclass all’Università Statale della Cinematografia S.Gerasimov e al Conservatorio Statale P.I. Chajkovskij di Mosca a cura del direttore dell’Accademia di Belle Arti Giancarlo Chielli, del docente in Storia dello spettacolo Emanuele D’Angelo e del maestro Nicola Ventrella del Conservatorio di Bari. 

Giancarlo Chielli, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari: “L’apertura a Levante della nostra terra deve e può essere occasione di crescita e conferma delle opportunità di scambio tra culture, capaci di non dimenticare le tradizioni pur nell’ottica della crescita attraverso lo scambio di esperienze. Conoscere e conoscersi serve a migliorare i territori, evolvere la cultura, stratificare le cooperazioni, produrre nuove opportunità per i giovani che si formano presso le nostre università. La ricerca può specializzarsi solo passando attraverso la porta dello scambio”.

Gianpaolo Schiavo, direttore del Conservatorio di Bari: “Siamo lieti che si rinnovi una collaborazione in atto da alcuni anni, a cui abbiamo contribuito attraverso la partecipazione degli studenti più talentuosi, tutti vincitori, oltre che di importanti concorsi internazionali, del prestigioso Premio Nazionale delle Arti riservato annualmente dal Miur, agli studenti dell'Alta Formazione Artistica e Musicale. È il caso del percussionista Niccolò Fino e del pianista Roberto Imperatrice. Il contributo del Conservatorio ‘Piccinni’ si arricchisce quest'anno di una masterclass del Maestro Nicola Ventrella che dà sostanza e impulso ulteriori alla Convenzione sottoscritta due anni fa dalle due Istituzioni”.

Con un repertorio capace di esaltare le radici, l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta proporrà invece uno spettacolo che è un viaggio di emozioni tra l’inconfondibile dolcezza dei canti d’amore, il potente ed ancestrale ritmo del tamburello e il fascino della pizzica, la danza tradizionale salentina che anima la festa della Taranta e che ha la capacità di coinvolgere la mente, il cuore e il corpo.
In Russia, nei tre concerti in programma dal 25 al 29 marzo, ci saranno Antonio Amato (voce e tamburello), Giuseppe Astore (violino), Leonardo Cordella (organetto), Peppo Grassi (mandola e mandolino) Carlo De Pascali (tamburello) e i ballerini di pizzica Lucia Scarabino e Stefano Campagna.

Massimo Manera, presidente Fondazione La Notte della Taranta: “Siamo orgogliosi di rappresentare la cultura popolare pugliese in Russia. Per la prima volta La Notte della Taranta porterà il ritmo ancestrale della pizzica nei luoghi della grande musica a Mosca in un ponte ideale tra territori la cui storia è delineata dal fascino dell’intreccio delle culture dei popoli che, da Oriente ad Occidente, guardano al futuro rimanendo legati alla varietà ed alla ricchezza delle loro radici. Un ponte che può favorire il turismo e accrescere la collaborazione tra il nostro Festival e le realtà musicali della Russia. Ringrazio la Regione Puglia e il Cesvir che promuovono la cultura nel mondo offrendo grandi opportunità per la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio storico e artistico, sia rispetto alla comunicazione delle identità dei territori, ma soprattutto in termini di attrazione di nuove risorse per la loro conservazione e rivalutazione”. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalla Puglia alla Russia: al Festival dell'Arte italiana di Mosca anche le masterclass dell’Accademia di Belle Arti di Bari

BariToday è in caricamento