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Cultura Libertà

Raccontare il rione Libertà attraverso gli scatti: a Bari arriva una fotografa fiorentina

Monica Taverna è la vincitrice del progetto del Mibact "Panorami contemporanei e luoghi di trasformazione". Le sue foto saranno esposte in una mostra itinerante

Tre settimane per raccontare i mutamenti di un quartiere multietnico, a volte 'difficile' e pieno di sfaccettature come il rione Libertà di Bari. A condurre questa 'ricerca fotografica' sarà Monica Taverna, architetto e fotografa fiorentina 31enne, che sarà ospite in città nel periodo estivo. È lei la vincitrice del concorso - indetto dal Mibact, ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo - “Panorami contemporanei e luoghi di trasformazione”, che mira a raccontare le trasformazioni urbanistiche e sociali in atto in tre diverse città italiane: Bari, Perugia e Reggio Emilia.

La Taverna è stata selezionata a Bari per la sua "capacità di indagine del contesto urbano, tanto dal punto di vista architettonico e urbanistico, quanto da quello sociale e relazionale, contemperando sensibilità individuale, immaginario collettivo e lettura degli spazi nella loro complessità storica e contemporanea", spiega la giuria del concorso, che ha vagliato 123 diverse candidature di fotografi under 35. L'architetto fiorentino avrà a disposizione 3100 euro per coprire i costi della residenza e del periodo di permanenaza in città. 

Il concorso servirà a far conoscere il quartiere in tutta Italia: gli scatti della fotografa saranno prima esposti a Bari, poi entreranno a far parte di una mostra itinerante, che passerà attraverso diverse città sul territorio nazionale. “L’esperienza di residenza fotografica promossa dal MIBACT e GAI - spiega l’assessore alle Culture Silvio Maselli - rappresenta per noi una straordinaria opportunità di esplorare la città di Bari attraverso lo sguardo esterno di una giovane artista che potrà vivere per 3 settimane il quotidiano di un quartiere stratificato e denso come il Libertà, facendone emergere le contraddizioni, le aspettative e gli aspetti più multiculturali e sociali nascosti. L’arte, infatti, ha spesso la capacità di raccontare i cambiamenti più intimi di una città, rivelando elementi preziosi di riflessione che possono e devono ispirare la nostra azione politica e amministrativa”
 

 

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