'Marchi', il libro di Geppi De Liso, rieditato, presentato oggi a Bari
Appuntamento alle 18,30 nello Spazio Murat di piazza del Ferrarese. Già edito nel 2009, “Marchi” è stato completamente aggiornato, ampliato e arricchito con un’antologia di saggi sul marchio, scritti su richiesta dell’autore da alcuni fra i più importanti studiosi italiani di grafica.
Il libro di Geppi De Liso “Marchi. Tutto quello che è utile sapere” (Lupetti editore, Milano, dic. 2020) sarà presentato a Bari oggi alle 18,30 nello Spazio Murat di piazza del Ferrarese da Patrizia Calefato, docente di sociologia della Cultura e della Comunicazione, Università di Bari, e da Giuseppe Santoro, graphic designer. Modererà Giusy Ottonelli, responsabile dello Spazio Murat. Già edito nel 2009, “Marchi” è stato completamente aggiornato, ampliato e arricchito con un’antologia di saggi sul marchio, scritti su richiesta dell’autore da alcuni fra i più importanti studiosi italiani di grafica. Alcuni commenti al libro. Per Mario Cresci (fotografo e grafico, docente di fotografia all’ISIA di Urbino): “Tutto quello che è utile sapere per conoscere la cultura del progetto di un autore che ha sempre studiato e amato il senso del comunicare attraverso il mestiere del grafico i valori della ricerca e quelli di un’etica professionale unica nel Mezzogiorno italiano. Grazie Geppi per questo tuo libro che andrebbe adottato nelle scuole e nelle università”. Andrea Rauch (grafico, docente Accademia di Belle Arti di Firenze) ha scritto: “Quasi quattrocento pagine sui marchi aziendali e istituzionali. Un numero ‘spaventoso’ di immagini. Uno strumento prezioso per chi voglia conoscere, capire o progettare immagini istituzionali. Il librone che Geppi De Liso ha appena licenziato per la Lupetti è, al tempo stesso, un saggio teorico e un manuale pratico, con l’autore che si districa da par suo tra questa dicotomia. Saggio lucido, notazioni aneddotiche preziose, curiosità, ma poi anche un occhio interno alla professione, perché De Liso è un progettista di vaglia, profondamente inserito in quella “grafica del sud” che non può fare a meno di rifarsi costantemente alla dimensione storica e antropologica del progetto, da collocare sempre in una via mediana tra la teoria e la pratica. De Liso si sporca continuamente le mani, vien quasi da dire, e entra nel contesto a piè pari, altra metafora, restituendo sempre alla progettazione il suo sapore umano, l’odore del sudore del lavoro e della fatica, ma anche il profumo del pane e della festa. Un libro essenziale, resta solo da aggiungere, immancabile negli scaffali di chi voglia intendere “il mestiere del grafico”, non solo come modo di mettere insieme il pranzo con la cena, ma anche restituirgli un suo ruolo preciso all’interno delle logiche della comunità”. Per Francesco Dondina (grafico, docente Raffles Istituto Moda e Design di Milano): “Un concentrato di saperi sulla cultura del progetto assolutamente necessario. Grazie a Geppi De Liso per questo lavoro poderoso”.