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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cultura

Presentata la prima edizione del Premio Letterario 'Tommaso Di Ciaula'. Un omaggio al dimenticato "poeta operaio"

Saranno ammessi all’esame della Giuria lavori di poesia e di narrativa, in lingua italiana a tema libero, inediti in cartaceo o sul web che dovranno rimanere tali fino alla data della premiazione

E' stata presentata a Bari la prima edizione del 'Premio Letterario Nazionale Tommaso Di Ciaula', concorso nato per mantenere vivo il ricordo del poeta e scrittore adelfiese e di riaccendere i riflettori sulle sue opere, colpevolmente dimenticate. Definito da molti il "poeta operaio", Di Ciaula con la sua produzione letteraria, ha saputo incarnare come pochi le contraddizioni prodotte dal processo d'industrializzazione, e i suoi scritti, tra cui spicca il celebre Tuta Blu, hanno avuto una grande influenza, venendo celebrati soprattutto all'estero.

Francesco Notaro di Banca Generali Private Bari, sede della presentazione, ha fatto gli onori di casa ringraziando gli organizzatori del Premio per aver scelto di rivolgersi a uno spazio che oggi ospita più di 200 opere d'arte e che è impegnato in attività di beneficienza: "Riprendere un percorso come quello del maestro Tommaso Di Ciaula - ha detto - è l'occasione per dare luce a una personalità che dipingeva il mondo dell'industria con le sue asperità, auspicando un ritorno alle origini, ai valori della famiglia e del territorio. Di Ciaula ha rappresentato la lotta operaia la voglia di difendere la dignità delle persone. Quando si ricorda qualcuno, questi non muore mai".

"Crediamo fermamente in questa iniziativa - ha dichiarato il Direttore artistico del Premio, Michele Agostinelli -. Ringrazio partner e i patrocinatori dell'evento. Parallelamente alla nascita del Premio dedicato a Tommaso Di Ciaula, annuncio anche una petizione affinché gli venga intitolata una strada. Attraverso questo premio vorremmo far conoscere non solo Tuta Blu, ma anche gli altri libri de lui pubblicati, dando vita a una vera e propria una rassegna di appuntamenti".

Vito Dalò, presidente di Officina d'Arte, ha espresso soddisfazione per l'evento: "Tornato in Puglia dopo 47 anni vissuti in Friuli, ho fondato la mia associazione culturale Officina d'Arte. Durante questo percorso ho scoperto che a 50 metri da casa mia viveva Tommaso Di Ciaula. In seguito decidemmo di organizzare una serata per ricordarlo, e fu lì che conobbi Davide, suo figlio. Poi con Michele Agostinelli è nata l'idea di organizzare un premio per tenerne viva la memoria".

"Quando è scomparso Di Ciaula non se n'è parlato - ha ricordato Italo Interesse, giornalista del Quotidiano di Bari (testata partner dell’evento) -. In molti non sapevano della sua dipartita, per quello mi sono detto che bisognava fare qualcosa per ricordarlo. Quando mi è stato proposto di collaborare a questo premio, ho subito visto la possibilità di riparare a questa mancanza. La sua lezione è di una modernità superiore al presente. Lui vide l'orrore dell'omologazione, raccontò i fatti dal punto di vista del soldato in trincea, come Pasolini e altre grandi menti. Il lavoro oggi è ancora più disumano di allora. Riflettere sui temi evocati in Tuta Blu. Mi auguro che il premio diventi un appuntamento annuale e confido nel buon esito di questo concorso".

Significativo anche il ricordo di Davide Di Ciaula, figlio di Tommaso: "Rapportarmi con mio padre per me non è sempre stata una passeggiata, quando leggevo le sue poesie, però, mi capitava spesso di rimanere ammutolito, ammirato. Lui ci ha dimostrato che l'arte è vita. Era una persona senza filtri, che ci ha lasciato un patrimonio immenso dal punto di vista letterario. Trovo singolare che avesse più seguito all'estero, specialmente in Germania, di quanto non ne avesse in Italia. Mi chiedo spesso cosa sia successo qui, perché sia stato dimenticato. Forse è colpa delle sue posizioni scomode o per del suo modo di fare burbero, ma ciò non spiega e non giustifica la rimozione della sua arte. Le sue opere all'estero sono studiate da ricercatori, mi chiedo come sia possibile, tale deserto qui".

Infine per Concetta Antonelli, codirettrice artistica del Premio, "il tema del lavoro avrebbe potuto essere il principale argomento per gli elaborati che parteciperanno al concorso, tuttavia, trattandosi della prima edizione non volevamo restringere eccessivamente il campo. Ho conosciuto Di Ciaula attraverso lettura e le sue opere hanno la vigoria di un pugno nello stomaco. Sono scritti senza tempo, sintomatici di cambiamenti sociali, della trasformazione del passaggio dalla società agricola a quella industriale con tutti i pro e i contro per il singolo e per collettività, per questo sono ancora estremamenteù attuali. Basti pensare ai temi della precarietà, della sicurezza sul lavoro, il diritto alla salute e l'alienazione. Sono tutti argomenti più che validi, sebbene siano trascorsi oltre 40 anni. La persona e l'artista meritano di essere ricordati e valorizzati".

Saranno ammessi all’esame della Giuria lavori di poesia e di narrativa, in lingua italiana a tema libero, inediti in cartaceo o sul web. I lavori dovranno rimanere non pubblicati fino alla data della premiazione. Al Premio possono partecipare con un’opera poetica o con un racconto breve, scrittori che abbiano raggiunto il 18° anno di età alla data di apertura del bando, ovvero al 5.6.2023, di qualsiasi nazionalità purché l’opera presentata sia in lingua italiana. Le opere dovranno essere inviate alla Segreteria entro e non oltre il 30.09.2023 (farà fede la data di ricevimento email), non sarà tenuto conto di opere presentate in altro modo.

Al 1°, 2° e 3° premio per ogni sezione saranno assegnati una targa e un attestato personalizzato, oltre a un’opera d’arte di uno dei 6 artisti (Michele Agostinelli, Sandro Cardascio, Gianni De Sario, Ivo Falchi, Giuseppe Genchi, Nicola Giuliani e Lino Sivilli) che hanno messo a disposizione le proprie opere. Per il regolamento completo si rimanda al bando di concorso.

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