Luca Di Fulvio, Daniela Manzitti, Ciro Formisano, Daniela Poggi, Bruna Cusì e Giorgio Scianna a “Del Racconto, il Film”
Appassionano sempre di più gli appuntamenti del Festival di Cinema&Letteratura “Del Racconto, il Film” l’unico itinerante del Sud Italia che coniuga la passione per il grande schermo con quella per i libri, organizzato dalla cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” sotto la direzione artistica del giornalista e scrittore Giancarlo Visitilli.
Da 20 giovedì a sabato 22 altri nuove presentazioni e proiezioni per riflettere su temi attuali.
S’intitola “Del Racconto, La Scelta” l’appuntamento di giovedì 20 ore 19,30 a Bari in Largo Adua, organizzato in collaborazione con l’associazione Save the Children. Alla divulgatrice culturale Anna Cantatore è affidata la conduzione della presentazione del libro “La figlia della libertà” (Rizzoli) di Luca Di Fulvio. I suoi libri sono tradotti in sedici Paesi ed è tra gli autori più apprezzati in Germania. In questo suo ultimo libro, che per il Festival è in concorso, affronta l’argomento della libertà: i protagonisti scelgono di scappare dalle proprie realtà e di iniziare una nuova vita in Argentina.
Si prosegue con la proiezione del film “La diseducazione di Cameron Post” della regista Desiree Akhovan, in cui viene trattato l’argomento dell’identità sessuale e della libertà. La protagonista viene scoperta a baciare una ragazza: da qui i tentativi di “rieducarla” e della naturale affermazione della propria identità. Al termine, tra gli ospiti, ci sarà Agnese Curri di Save the Children.
Il giorno successivo, venerdì 21 giugno, stessa ora e stessa location, ore 19,30 a Bari in Largo Adua ci sarà la presentazione di un libro travolgente per la sua carica emotiva e per la storia vera raccontata “Oh, Mà!” (La Meridiana) di Daniela Manzitti. Sarà Cenzio Di Zanni, giornalista de “la Repubblica” a dialogare con l’autrice e a raccontare ogni retroscena della tragica situazione che la donna ha vissuto in prima persona e del gesto che l’ha fatta rinascere: ha fatto arrestare su figlio per poterlo salvare dalla droga e dalla criminalità. E ora, con il suo libro e la sua associazione prova ad aiutare le famiglie che vivono lo stesso dramma.
Il film abbinato, proiettato di seguito, è “L’esodo” di Ciro Formisano, pellicola in concorso nella sezione “I quattrocento colpi”. Oltre al regista sarà presente anche Daniela Poggi, protagonista del film che racconta di una donna “esodata” dopo la legge Fornero che si trova costretta a fare l’elemosina, di nascosto dalla nipote.
È realizzata in collaborazione con Garante regionale dei Diritti del Minore, dell’Infanzia e dell’Adolescenza, invece, il terzo appuntamento della settimana dal tema “Del racconto, i Bambini (ci guardano)” in programma sabato 22 giugno, ore 19,30, nel Castello di Sannicandro di Bari. Qui il libro che verrà proposto è “Cose più grandi di noi” (Einaudi) di Giorgio Scianna, che dialogherà con Gino Martina, collaboratore di Radio Capital.
In questo nuovo libro Scianna ritorna a parlare di adolescenza e di terrorismo. I protagonisti del romanzo attraversano la fase più rivoluzionaria della vita durante gli anni di piombo.
A seguire un film dai toni crudi “Estate 1993” di Carla Simon Pipó, in concorso nella sezione “I quattrocento colpi”. Un lavoro per certi versi autobiografico per la regista che si ritrova a portare sul grande schermo la storia di Frida, una bambina di sei anni, rimasta orfana dei genitori e affidata ad una famiglia adottiva. E’ il racconto della prima estate, richiamando ricordi e sensazioni.
Gli ospiti della serata saranno: Bruna Cusì, attrice e Ludovico Abbaticchio Garante regionale dei diritti del minore.
Per la decima edizione il Festival di Cinema&Letteratura Del Racconto, il Film introduce per la prima volta una premiazione: 8 film e 5 libri gareggeranno per essere eletti “Miglior film” e “Miglior libro”, nell’ambito di 3 diverse sezioni: I quattrocento colpi (film di carattere prettamente sociale); La terra vista dalla luna (film di carattere generale) Non ci resta che leggere (letteratura), da parte delle tre giurie presenti: una popolare e due di esperti – una di Cinema presieduta dall’attrice Francesca Inaudi e una di Letteratura presieduta dalla scrittrice Nadia Terranova.
La manifestazione è patrocinata da Regione Puglia (Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali), Città Metropolitana, Comuni di Bari, Bitonto, Mola di Bari, Sannicandro di Bari, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Garante regionale dei diritti del minore, dell’infanzia e dell’adolescenza, Coop Alleanza 3.0., Carcere femminile di Trani, Carcere di Turi, Istituto penale per i minorenni di Bari. Con il sostegno di Fondo speciale cultura e patrimonio culturale L.R. 40/2016 – Art. 15, comma 3 della Regione Puglia e Piiil Cultura Puglia. Con la collaborazione di Notte bianca dei Giovani di Mola di Bari. Partner: Apulia Film Commission, associazione La Giraffa onlus, Caritas Bari-Bitonto, Save the Children, Agedo Puglia-sezione Bari, Unicef, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Lo Scrittoio, Sindacato SNCCI sindacato critici cinematografici italiani di Puglia.
Gli ospiti delle prossime tre giornate
Del Racconto, la Scelta
Giovedì 20 -Largo Adua – Bari
Del Racconto, l’Obsolescenza
Venerdì 21- Largo Adua – Bari
Del Racconto, i Bambini (ci guardano)
Sabato 22 – Corte Castello – Sannicandro di Bari
Ore 19.30, ingresso libero
SINOSSI
“La figlia della libertà” (Rizzoli) di Luca Di Fulvio
Raechel, sguardo vispo nascosto da un cespuglio di ricci scuri e crespi, sogna di diventare libraia, nonostante nel suo villaggio, sepolto dalla neve della steppa russa, alle ragazze non sia permesso neanche leggere. Rosetta ha ereditato un pezzo di terra, ma subisce ogni giorno le angherie dei suoi compaesani, convinti che una donna sola e bella non possa restare troppo tempo senza un marito a cui sottomettersi. Rocco, figlio di un uomo d’onore, è costretto a una scelta: se non vuole morire, deve diventare anche lui un mafioso. Tutti e tre sanno che c’è un solo modo per essere liberi: fuggire, scappare lontano, al di là dell’oceano. Arrivano a Buenos Aires per ricominciare, ma l’Argentina è terra di nessuno: per sopravvivere, gli emigranti accettano anche ciò che sembra inaccettabile, e sono le donne a pagare il prezzo più alto, in una città piena di uomini soli e senza scrupoli. Tra le grida del porto e i vicoli del barrio si annidano pericoli e fantasmi del passato, ma Raechel, Rocco e Rosetta sono pronti a tutto: inganni, travestimenti, loschi affari e fughe rocambolesche, per salvarsi ancora una volta e ricominciare, finalmente, a vivere senza paura.
“La diseducazione di Cameron Post” di Desiree Akhovan
Ambientato in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God's Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe "guarirla" dall'omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.
“Oh, Mà!” (La Meridiana) di Daniela Manzitti
"Questo non è il classico libro... Si tratta del mio manoscritto in cui racconto un periodo della mia vita che vede protagonista mio figlio Michael... Un ragazzo 'difficile' che, cresciuto per strada, aveva scelto di vivere fuori dalle regole e dal rispetto della legalità. Il mio è un racconto diretto, esplicito e senza fronzoli. E il racconto di una madre." È con queste parole che Daniela Manzitti introduce la storia di Michael, un 'documento', come lei lo definisce, in cui racconta suo figlio, i suoi rapporti familiari, la sua trasformazione da ragazzo pacato a turbolento, con le sue certezze e le sue poche paure. La storia di un ragazzo difficile fitta di errori e sofferenze. Una storia in cui, tra il racconto sentito e le lettere autografe tratte dall'assidua corrispondenza tra i protagonisti della vicenda, emerge tutto l'amore di una madre. E da questo che trae origine la sua forza, che le ha permesso di continuare a sostenere Michael, nonostante tutto, fino a prendere anche la faticosa decisione di consegnarlo lei stessa nelle mani dei carabinieri per salvarlo da un destino forse peggiore. Un'esperienza che ha lasciato profondi segni, ma da cui è nata anche l'associazione "Oh Mà" per aiutare i ragazzi difficili che rischiano la detenzione in carcere e quelli che ne sono reduci.
“L’esodo” di Ciro Formisano
Una storia vera raccontata con il coraggio di confrontarsi con l'attualità. Un'opera no profit sostenuta attraverso partecipazioni volontarie tramite il web.
Francesca è un'esodata, ovvero una dei 390mila lavoratori che la riforma Fornero ha lasciato a casa in attesa di un'età pensionabile innalzata all'ultimo minuto, creando un limbo in cui persone che avevano lavorato per tutta la vita si sono viste prive di un reddito e di un meritato riposo. La situazione di Francesca è particolarmente delicata perché vive sola con una nipote 16enne che non capisce le difficoltà economiche in cui è precipitata la nonna e gliene addossa interamente la colpa. Quando Francesca si ritrova a chiedere l'elemosina sotto i portici di Piazza Repubblica, con il suo abbigliamento da signora bene e il suo sorriso da persona onesta, le reazioni della gente verso di lei sono le più disparate, e la donna fa esperienza tanto della vergogna della propria condizione quanto della natura ambivalente degli altri davanti a chi ha bisogno.
“Cose più grandi di noi” (Einaudi) di Giorgio Scianna
A Milano si respira un’aria feroce. Le Brigate Rosse stanno perdendo la loro battaglia contro lo Stato, e proprio per questo il cono d’ombra della violenza può raggiungere chiunque. Lo sa bene Marghe, che a diciotto anni esce dal carcere e trova suo padre ad aspettarla. Ha dovuto parlare, raccontare ai giudici quel poco che sapeva per ottenere gli arresti domiciliari che sconterà in un trilocale proprio davanti a casa. Affacciandosi alla finestra, Marghe intravede la tavola apparecchiata, la madre e la sorella che abitano la vita di tutti i giorni, e soprattutto Martino – lo stralunato fratello di quattordici anni – che, in un modo inaspettato e pericoloso, la tiene in contatto con il mondo esterno. Perché da sola con il padre nel nuovo appartamento, Marghe scopre di essere ancora prigioniera. Delle tre stanze che segnano il suo perimetro di libertà, di un conflitto con la madre che gli altri non capiscono, ma soprattutto di se stessa. Perché Marghe, travolta da cose più grandi di lei, ora ha addosso il marchio della traditrice.
Estate 1993 di Carla Simon Pipó Concorso sez. I quattrocento colpi
D'estate, in campagna, i giorni sembrano tutti uguali. Ma non l'estate del 1993, non per Frida. Già orfana di padre, all'età di sei anni, quell'estate, Frida perde anche la madre. Dicono per polmonite, ma è AIDS. Lo zio e sua moglie, che hanno già una bambina, la prendono con loro, ma cambiare casa, cambiare genitori, ritrovarsi con una sorella e con una tragedia del genere scritta in fronte non è una cosa semplice. Occorreranno tutti i giorni di quell'estate e tutti gli errori possibili per accettare quel che è stato e abbracciare quello che sarà.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero
Info 342.662.41.10 https://www.