Donnapaola Modern Farm, tra Altamura, Cassano e Grumo il seminario internazionale “Ecologie del margine/Ecologies on the edge”
Prendono avvio sull’Alta Murgia le attività del nuovo Centro per l’arte e la biodiversità ambientale, con la direzione artistica di Antonella Marino e la curatela di Marco Scotini: una struttura di Alta formazione e ricerca focalizzata sui rapporti tra arti visive, agricoltura, biodiversità, ecosistemi, in fase di costituzione all’interno del più ampio progetto “Donnapaola Arts Farm” (vincitore dell’Avviso Pubblico “Radici e Ali” per il sostegno alle imprese delle filiereculturali, turistiche, creative e dello spettacolo - P.O.R. Puglia 2014 – 2020).
Nella vasta tenuta di Donnapaola Modern Farm, un territorio variegato di circa 300 ettari tra Altamura, Cassano e Grumo, il 29 e 30 giugno si terrà l’atteso seminario internazionale “Ecologie del margine/Ecologies on the edge”. Il tema parte da un’interrogativo: Che cosa è un margine? É la parte estrema di una qualunque estensione o è una entità ritenuta senza importanza e irrilevante? È possibile assumere il margine come punto di partenza per una riflessione più ampia sugli ecosistemi e come risposta alla loro crisi attuale? Il seminario si articola attraverso una serie di casi studio, riflessioni teoriche, azioni performative che intendono investigare le contraddizioni che hanno posto limiti alla realizzazione di un mondo ecologico.
Alla due giorni parteciperanno Vito Labarile, collezionista e fondatore di Donnapaola, Giancarlo Chielli Direttore Accademia Belle Arti di Bari, Marco Scotini curatore Centro per l’arte e la biodiversità ambientale Antonella Marino della direzione artistica Centro per l’arte e la biodiversità ambientale, Wapke Feenstra co-fondatrice di Myvillages, Kathryn Weir direttrice del Museo Madre, Napoli, Fernando Garcia Dory artista, Leandro Pisano Liminaria, Cosimo Terlizzi e Damien Modolo Lamia Santolina, Luigi Coppola artista e fondatore Casa delle Agriculture, Lisa Mazza BAU, Donato Epiro biologo e musicista; e ancora Gediminas e Nomeda Urbonas Urbonas Studio e MIT Boston, Tiziana Villani filosofa e docente Università La Sapienza di Roma e NABA di Milano, Zheng Bo artista, Lorenzo Romito artista e cofondatore di Stalker, Alessandra Pomarico Free Home University, Angelo Bianco della Fondazione Southeritage, Luigi Forte esperto in conservazione della biodiversità vegetale e Nico Angiuli artista.
Il seminario si svolge in due giorni con sessioni pomeridiane aperte al pubblico (panel), in cui si indagherà cosa è un margine e se può essere preso come punto di partenza per una riflessione più ampia sugli ecosistemi e come risposta alla loro crisi attuale
Il primo panel del 29 giugno, Per un’agenda rurale, focalizza l’attenzione sulla costruzione di nuovi immaginari e nuove pratiche ecosostenibili basate sul recupero di saperi rurali spesso rimossi e sui rapporti di cooperazione tra uomo e ambiente. La prospettiva agroecologica incorpora la pratica artistica e l’avvicina maggiormente alla possibilità di comprendere ed essere consapevoli del ciclo ecologico. Il riconoscimento della complessità e del valore della sapienza e creatività contadine pone l’Agroecologia come quadro scientifico di un nuovo paradigma pluridisciplinare, promuovendo la partecipazione e l’auto-gestione delle comunità, fondendo le metodologie delle scienze sociali e naturali a favore dello sviluppo rurale endogeno.
“L’abbandono” dell’idea classica del controllo sulla natura, nel secondo panel del 30 giugno, implica la proposta di un’altra etica della coesistenza, tesa a privilegiare il potenziale di tutte le forme di vita con un minimo intervento che parte dal riconoscimento della mutua interdipendenza tra ecosistemi. In questo approccio, l’osservazione e la raccolta di informazioni viene privilegiata rispetto all’azione. La tipologia dell’artista come agroecologista viene sostituita qui dall’artista come “guardiano” delle relazioni intercorrenti tra naturale, culturale, materiale e immateriale, che vengono lette come forma di tecnologia primordiale in grado di supportare progetti multidisciplinari di integrazione e convivenza.