24^ Festa del Grano Buono di Rutigliano: nel centro antico gstronomia, visite guidate e musica live
Domenica 5 Luglio la tradizionale Festa del «Grano Buono di Rutigliano», giunta alla 24^ edizione, a cura dell’associazione PortaNuova con il Comune di Rutigliano e il patrocinio del Gal del Sud Est Barese, del Sac «Mari tra le Mura» e Cuore della Puglia.
Un’edizione condizionata, dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19: non ci saranno i tradizionali gazebo nel centro storico, ma i turisti avranno comunque modo di gustare e apprezzare le diverse pietanze a base di grano Buono, a cominciare dal «grano Buono con i ceci neri», il piatto della cucina rutiglianese per eccellenza, insieme ad altre squisite specialità, nei punti ristoro aderenti.
In programma anche un challenge fotografico, il concorso «Il grano Buono di Rutigliano fatto in casa per voi», visite guidate nel Borgo Antico e alla Torre Normanna a cura della Pro Loco Rutigliano (info e prenotazioni: 320.9041603), spettacoli musicali itineranti a cura di Insideout Eventi e una passeggiata mattutina, alle ore 10, nel campo di grano «Buono di Rutigliano» dell’azienda sperimentale del Crea, il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare alle dipendenze del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che da alcuni studia il tipico cerale di Rutigliano in un progetto che coinvolge agricoltori, comunità scientifica e istituzioni territoriali finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell’antico grano locale.
Info: Infopoint turistico Pro Loco tel. 320.9041603.
Il grano Buono di Rutigliano
Il «grano Buono di Rutigliano» è un cereale che viene coltivato esclusivamente nel territorio di Rutigliano da 8.000 anni, come proverebbero le ricerche archeologiche compiute in questo territorio.
Ha caratteristiche che lo rendono unico: oltre alla conformazione morfologica (le spighe raggiungono una altezza di molto superiore rispetto ad altri tipi di grano), vanta peculiari qualità alimentari che lo differenziano rispetto alle altre varietà cerealicole, risultando particolarmente idoneo per essere cucinato.
È stato sottoscritto un protocollo d’intesa che impegna l’Università e il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il Gal del Sudest Barese, il Comune di Rutigliano e l’associazione PortaNuova ad operare alla ricerca, alla promozione e alla valorizzazione di tale spighe dorate autoctone.
Dalla coltivazione di questo tipico frumento, denominato anche in ambito scientifico «grano Buono di Rutigliano», ha origine la tradizionale gastronomia rutiglianese, in cui il grano Buono è protagonista: una appetitosa tradizione culinaria che viene esaltata annualmente in occasione della storica Festa del «grano Buono di Rutigliano».