Al Galleria 'los Zuluagas', film documentario sulla guerriglia e sul fenomeno dei desaparecidos in Colombia
Zuluagas» (2021), opera prima della regista romana Flavia Montini, presentato al Festival dei Popoli di Firenze (dove ha ricevuto il premio per la distribuzione in sala «Imperdibili»), e vincitore poi del «Premio Valentina Pedicini»ai Nastri d’argento.
Il lavoro è il racconto eccezionale di una vicenda familiare unica. Al centro il protagonista, Juan Camilo Zuluaga Tordecilla (con il quale la regista, classe 1983, ha scritto la sceneggiatura, insieme ad Anita Otto) un figlio della guerriglia che nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, torna in Colombia dopo 25 anni di esilio e si immerge nell’archivio di famiglia. Toccando da vicino il fenomeno dei desaparecidos in America Latina, nel quale anche il suo Paese ha pagato un prezzo enorme: il conflitto, durato più di 50 anni, ha lasciato un numero spaventoso di vittime di sparizione forzata.
Al termine della proiezione, interverranno al dibattito finale col pubblico la regista Flavia Montini, Juan Camilo Zuluaga Tordecilla (che ora vive in Puglia), Simone Ferrari (ricercatore universitario esperto di America Latina) e don Angelo Cassano, referente dell’associazione «Libera» in Puglia, particolarmente attento alle questioni colombiane. Biglietto intero a 6,50 euro (ridotto 5 euro), infotel: 080.521.45.63, acquisti e prenotazioni su multicinemagalleria.it.
Il film è un racconto d’archivio e di emozioni, di cronaca e intimità, di guerriglia e liberazione personale. Un documento che si fa struggente avventura interiore. Una produzione FilmAffair, in collaborazione con Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Rai Cinema, Intramovies e Luce Cinecittà, in coproduzione con Inercia Peliculas. E per la vicenda che racconta, e il timbro con cui viene affrontata, è patrocinato da Amnesty International.
La vicenda è quella di Camilo, 35 anni, figlio di guerriglieri colombiani, che torna nel suo paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia. Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, si immerge nell'archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose. Quelle di un padre, comandante rivoluzionario, che ha sacrificato tutto in nome della lotta politica, ma che ha visto il suo sogno di giustizia svanire. Quelle di un figlio, cresciuto all'ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, incapace di accogliere i bisogni di un bambino. Quelle di una madre. Un fantasma che agita i sonni di Camilo da quando aveva cinque anni. Un’occasione unica per dar vita a un dialogo impossibile, a lungo desiderato, ma mai realmente avvenuto.
Flavia Montini (1983), laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ha frequentato il Laboratorio di Cinema Documentario presso la Scuola d'arte cinematografica «G. Volontè» di Roma. È regista e aiuto regia in film documentari e collabora inoltre con associazioni del Terzo Settore, realizzando progetti di storytelling, laboratori di video partecipativo, web documentari e attività di valorizzazione del patrimonio storico e della memoria collettiva.