Il piano solo di Fred Hersch, musicista con quindici nomination ai Grammy, in concerto all'Arena della Pace di Bari
Proclamato «una leggenda vivente» dal New Yorker e il «pianista più sorprendentemente innovativo nel jazz dell’ultimo decennio» da Vanity Fair, Fred Hersch si è guadagnato un posto fra i grandi nomi del jazz mondiale contemporaneo da diverso tempo. E sabato 10 luglio (ore 21) sarà in concerto per il Jazz RevengeFest diretto da Roberto Ottaviano e organizzato dall’associazione Nel Gioco del Jazz all’Arena della Pace (in via Nicola Loiacono, al quartiere Japigia).
Con all’attivo quindici nomination ai Grammy, Hersch ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi in ambito jazzistico, tra cui il Doris Duke Artist nel 2016, il Jazz Pianist of the Year dalla Jazz Journalists Association nel 2016 e 2018 e il premio alla carriera Prix Honorem de Jazz dall’Acádemie Charles Cros nel 2017. Abile nel reinventare il repertorio del jazz classico con idee fresche e tecnica straordinaria, il sessantacinquenne pianista dell’Ohio sembra essere del tutto indifferente ai generi, e da autentico battitore libero ha tracciato la propria strada senza cedere a mode e tendenze di successo, preferendo al virtuosismo il lato emotivo ed emozionale della musica. Una musica in cui si fondono tradizione e innovazione, lirismo ed energia, linguaggio jazz e cultura classica.
Hersch ha iniziato a suonare il pianoforte in tenera età, e negli anni ‘70 e ha cominciato a farsi le ossa suonando nei jazz club di Cincinnati, sua città natale. Successivamente si è diplomato al New England Conservatory of Music di Boston prima di trasferirsi a New York, alla fine degli anni '70, dove ha presto trovato un posto di rilievo suonando con artisti come Stan Getz, Joe Henderson, Lee Konitz e Charlie Haden.
Hersch ha iniziato presto a registrare i propri dischi e a comporre musica. E come molti pianisti jazz è stato fortemente influenzato dal lavoro di Bill Evans, dal quale ha progressivamente preso le distanze per sviluppare una propria personale poetica. Sebbene abbia collaborato con varie formazioni, Hersch ama anche molto suonare da solista, veste nella quale è di scena a Bari per questo terzo concerto del Jazz RevengeFest, che domenica 11 luglio chiuderà la prima parte di programmazione con il quartetto del batterista messicano Antonio Sánchez, la cui esibizione è stata anticipata alle ore 19 per consentire subito dopo la visione della finale degli Europei di calcio. La seconda tranche del festival è in programma dal 26 al 29 agosto.
Biglietti su www.liveticket.it e www.nelgiocodeljazz.com. Info e WhatsApp 351.2101227 e 338.9031130.