“Happy digital”, a Bari il ciclo di 8 aperitivi-workshop del venerdì per discutere tra bollicine e stuzzichini di trasformazione digitale
Discutere di trasformazione digitale gustando un drink e del finger food in pieno relax al termine della settimana lavorativa. È questo l'obiettivo di “Happy Digital”, il ciclo di otto aperitivi dedicati alla trasformazione digitale promosso da Spegea Business School, CaruccieChiurazzi, DigiLab - Politecnico di Bari, Exprivia e in collaborazione con EY, in programma dal 29 novembre al 20 marzo 2020, ogni due venerdì dalle 18,30 alle 20,30 a Villa Romanazzi Carducci. Il primo workshop “Digital innovation? Digital Transformation? No, rivoluzione industriale” sarà tenuto il 29 novembre da Andrea Rangone, co-fondatore degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. Il modulo fornirà i principali elementi per comprendere il ruolo del digitale come leva strategica, nonché per analizzare le dinamiche della ‘big-bang disruption’ e il ruolo prorompente delle tecnologie digitali sui modelli di business e sulle strategie di business. Per info e iscrizione all'evento www.happy-digital.it. Nelle settimane successive i moduli “Resistere è impossibile: persone e organizzazioni nell’era digitale”, “Tecnologie abilitanti per l’era digitale”, “Ma che fai sei i dati non ce li hai”, “Come diventare innovatori a costo zero”, “L’innovazione non si fa da soli”, “L’innovazione guidata dal design”, “Come risolvere problemi e testare nuove idee in 5 giorni”. Con “Happy Digital” si crea un momento informale di condivisione e confronto, a metà tra il workshop e la chiacchierata informale tra amici, facendo aggiornamento e networking tra uno spritz e degli stuzzichini. “La trasformazione digitale – ricorda il Direttore Strategia e Investor relations di Exprivia Gianni Sebastiano - è un processo trasversale che tocca organizzazioni, modelli di business, processi aziendali, il lavoro delle persone, e sta avvenendo in quella che è, a tutti gli effetti, la IV rivoluzione industriale della storia dell’umanità. Per far ciò è necessario aggiornarsi, agendo anche fuori dagli schemi, liberandosi dai propri modelli di pensiero, aprendosi a nuove possibilità di cambiamento, espansione e crescita, innovazione e creazione”.