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Hrand Nazariantz: un poeta armeno a Bari, concerto del conservatorio 'N. Piccinni'

Il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari celebra il centenario del genocidio armeno con un concerto di musiche su temi armeni, composte dagli studenti di composizione, per conoscere e approfondire la storia e nello stesso tempo a maturare un interesse per tutte le culture che si trovano al di là dell’Adriatico.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Venerdì 6 novembre 2015 alle ore 18, Sala 310

Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari

via Cifarelli 26, 70124 Bari
 


HRAND NAZARIANTZ
un poeta armeno a Bari


Produzione del Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari
 
CONCERTO

Ingresso libero

programma
Rosalba Lamacchia

Armenia, per Flauto, Clarinetto, Wind Chimes, Tamburo, e Violoncello

Vittorio Manfredi

Polvere d’Hayastan, per Flauto, Clarinetto, Violino e Violoncello

Dominga Giannone

Hope, per Flauto, Clarinetto, Violino e Violoncello

Diego Pugliese

Tonale e un quarto, per Soprano, Clarinetto, Violino, Violoncello e Glockenspiel

Alberto Signorile

Armenian Song, per Violino e Violoncello

Hadi Kadkhodazadeh

Alla tavola di Bacco, per Flauto, Clarinetto, Violoncello e Tamburello

Selim Maharez

Nenia, per Soprano, Clarinetto, Wind Chimes, Grancassa, Piatti e Violoncello

Luigi Capuano

Vento d’Armenia, per Soprano, Clarinetto, Violino, Violoncello e Percussioni
 


ensemble

Olga Shitko, soprano

Francesco Lasorsa​, ​flauto

Lidia Valerio​, ​clarinetto

Michele Saracino​, ​violino

Gabriele Marzella​, ​violoncello

Ioana Maria Valeanu​, ​percussioni

Luca Simonetti​, ​voce recitante



Testo
leggenda armena La fidanzata del Lago di Rupen Zartarian

Introduzione

Nell’anno del centenario, il progetto HRAND NAZARIANTZ, un poeta armeno a Bari intende ricordare il genocidio del popolo armeno del 1915. La diaspora che porterà gli armeni a disperdersi nel mondo è l'occasione per combattere ogni ipotesi di genocidio ovunque e comunque elaborata. Il poeta Hrand Nazariantz sfuggito al genocidio e rifugiatosi in Italia è diventato una figura di spicco della cultura armena legandosi profondamente alla città di Bari e fondando il villaggio  “Nor Arax” per profughi armeni.

L’attività di Nazariantz andò oltre la causa armena e, da intellettuale raffinato, poeta, saggista, poliglotta, si legò a prestigiosi circoli culturali italiani e coltivò amicizie con Ada Negri, Gian Pietro Lucini, Umberto Zanotti Bianco, il compositore Franco Casavola e  lo scrittore Raffaele Carrieri. La sua permanenza in terra di Puglia è stata di per sé una delle più interessanti testimonianze della vocazione all’Oriente, al dialogo fra culture diverse e alla pace, che Bari e la sua regione abbiano mai espresso.

La comunità armena barese in occasione del centenario dell’eccidio intende avvalersi della collaborazione del Conservatorio “N. Piccinni” e con una serie di seminari, convegni e concerti rendere omaggio alla figura dell’ “armeno di Bari”, contribuendo a conoscere e ad approfondire la storia e nello stesso tempo a maturare un interesse per tutte le culture che si trovano al di là dell’Adriatico. Il concerto consentirà agli studenti compositori di proporre le loro opere, avvalendosi del contributo degli studenti strumentisti dello stesso Conservatorio. 

Maria Cristina Caldarola

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