I concerti del lunedì dell'Accademia dei Cameristi
“La musica non è mai sola”. «La musica – scriveva Berio – autosignificante com è, non è mai sola […]; i suoi eventuali problemi, se di problemi si tratta, sono sempre altrove e [noi] dobbiamo continuare a interrogarla instancabilmente in tutti i suoi aspetti». Il Divertimento per trio d’archi di Luciano Berio fu composto nel 1946 ed è esemplificativo dei fermenti e delle tensioni che caratterizzarono il ’900 musicale europeo. La ricerca di Berio si nutre di fonti eterogenee, nella continuità tra passato e presente e in equilibrio tra la consapevolezza della tradizione e una spinta alla sperimentazione di nuovi linguaggi. Di ben altra forma il Quartetto in la minore di Théodore Dubois, organista celeberrimo, didatta, esponente restaurativo dell’accademismo francese, sensibile al linguaggio di marca austriaca e tedesca, spesso in antitesi con le coeve esperienze dell’impressionismo e del simbolismo francesi. Scritto nel 1907 il quartetto è una pagina di bella fattura e di piacevole chiarezza. Conclude il programma il Quartetto op 16 di Georges Enescu, composto nel 1909 e dedicato a Michel Ephrussi. Non facilmente inquadrabile, ma con una forte impronta personale, il quartetto ha un taglio formale e un carattere enigmatico, pur nel contesto di una scrittura raffinata ed elegante. ricca di finezze e di sfaccettature
Accademia dei Cameristi
XX° Stagione Concertistica
I Concerti del Lunedì
Berio Divertimento per trio d'archi
Dubois Quartetto in la minore
Enescu Quartetto op 16
Francesca Bonaita violino
Daniel Palmizio viola
Francesco Marini violoncello
Martina Consonni pianoforte