Libreria Zaum: Viaggio nella Letteratura Araba, dalla tradizione ai nuovi generi letterari
Tra storia e memoria: il romanzo libanese dopo la guerra civile. Con Paola Rotolo. Sabato 27 febbraio dalle ore 18:00 alle ore 21:00 presso la Libreria Zaum.
Un ciclo di seminari “Viaggio nella letteratura araba” per raccogliere e rendere accessibili tutti i “documenti” di volta in volta prodotti.
Scrivere o discutere di letteratura araba necessita, sempre, di una doverosa premessa o precisazione. La letteratura araba è tutta la letteratura scritta in lingua araba e comprende, quindi, le pagine di scrittori e poeti provenienti dal Maghreb, dal Medio Oriente e dal Golfo. Queste letterature, influenzate dalla cultura e dagli eventi storici delle proprie specificità geografiche, sono spesso molto diverse tra loro per temi e stili ed è quindi abbastanza complesso (e alquanto azzardato) tentare di inserirle in una unica categoria e parlarne in maniera coerente. A questo proposito, il ciclo di seminari proposto non ha assolutamente la pretesa di raccontare la letteratura araba in maniera esaustiva ed esauriente, ma è pensato, appunto, come un viaggio durante il quale ci si soffermerà su alcune tappe, tralasciandone inevitabilmente molte altre. La poesia, genere principe nella letteratura araba tradizionale, il romanzo contemporaneo e i nuovi generi narrativi verranno esplorati partendo principalmente da alcuni degli autori arabi le cui opere sono state tradotte in italiano, ma ricordando anche quegli scrittori ancora colpevolmente assenti nell’editoria italiana. L’intento di questo ciclo di seminari è parlare finalmente di letteratura araba di qualità, una letteratura ben lontana da quella troppo spesso presente nelle grandi librerie italiane che strizza l’occhio furbamente ad un certo esotismo o propone falsi approfondimenti seguendo ciecamente l’onda del sensazionalismo mediatico.
Un testo letterario parla più o meno direttamente di una realtà viva.
La sua forza non consiste nell’essere arabo, francese o inglese;
la sua forza non può consistere che nella potenza e vitalità della parola che [...]
fa traballare gli idoli che gli orientalisti sostengono,
sinché questi ultimi devono lasciare cadere i grandi bambini paralitici
– le loro idee intorno all’Oriente – che tentano di contrabbandare per l’Oriente vero.
Edward Said, Orientalismo
(foto © Caterina Pinto)