Inverno, primavera esperimento #2
"Entrare nel bianco, farsi cenere, attraversare la nudità dei rami spogli per sentire il formicolio di una nuova e ciclica germogliazione. «Devi avere molto grasso per resistere agli inverni», ripete la voce all'interno di un suono rarefatto. E ripartire dalla cenere per riscoprire una forza che appartiene alla natura come all'essere umano, in un accordo insperato dove le stagioni non sono che una convenzione e i cicli una rinnovata e sempre diversa ripetizione. Nel bianco già si muovono sfumature di colore. E' la primavera? Forse, ma dopo tutto, «la primavera non è che una delle parti più visibili dell'inverno»" Inverno (primavera) esperimento #2 è il secondo quadro di un lavoro più ampio che riguarda le stagioni e il ciclo del tempo. Una riflessione sull'essere umano seguendo il mutamento piccolo e, talvolta impercettibile, degli elementi naturali. La performance vede in campo due musicisti e una performer che sviluppano una traccia sonora e di movimento in cui il dato suggestivo e poetico è fulcro della scena. Musiche e suoni: Dario Nitti e Fabio Gemelli Azioni e poesia: Iula Marzulli Video: Alessandro Indrio