L'eco di Euterpe in scena all'Abeliano
L' ECO DI EUTERPE
di e con Benedetta Lusito
"... non disprezzate la ‘cattiva’ musica intesa come musica popolare...
Essa si suona e si canta molto più appassionatamente della ‘buona’ (musica colta). Perché, ben più di quest'ultima, la prima si è riempita a poco a poco, del sogno e delle lacrime degli uomini. Consideratela per questo, degna di venerazione, il suo posto è immenso nella storia sentimentale della società ed il suo ritornello ha accolto in sé il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite, di cui fu viva l'ispirazione, la consolazione, sempre aperta sul leggio del pianoforte, la grazia sognante e l'Ideale..."
(Eloge de la mauvaise musique, da “Les Plaisir et les jours" - Marcel Proust)
Partendo da questo significativo estratto del testo di Proust, questo progetto ha il titolo che si richiama alla mitologia greca. In esso troviamo due figure importanti, ECO ed EUTERPE, due donne legate a Zeus ma soprattutto legate al canto, alla voce ed alla musica. ECO, ninfa dal carattere molto dolce e dalla voce soave ed EUTERPE, musa ispiratrice della musica e della poesia lirica. L’Eco che sappiamo essere in grammatica femminile un sostantivo legato alla ninfa, ma soprattutto alla sua voce che la rappresenta emotivamente. Mentre Euterpe dal greco Eu(bene) e Terpo (piacere) significa appunto colei che dona piacere, che regala serenità all'anima.
Si viene condotti in un viaggio spazio temporale in cui si svelerà la bellezza di messaggi poetico musicali legati ad un passato lontano ma anche ad uno più recente spaziando da poeti esistiti in secoli ormai lontani, ad altri nostri contemporanei. Il tutto unito all'arte del racconto, ma in particolar modo dei racconti legati alla terra ed al nostro mare...Trattasi dunque proprio di un viaggio in cui al pubblico basterà chiudere gli occhi e guardare le immagini che le parole e la musica gli creeranno dinanzi.