Le muse, omaggio a Gabriele D’Annunzio
Dedicato alla vita inimitabile di Gabriele D’Annunzio, lo spettacolo Le Muse ideato su testi di Enza Petrignani dal soprano Sara Allegretta, in scena col baritono Carlo Provenzano e il pianista Dario Novielli in un florilegio di musiche da camera accompagnate dal racconto della narratrice Antonella Carone, non è un semplice recital, ma un fluido progetto teatrale e musicale ricco di pathos nel quale ciascuno dei sette amori del Vate viene rappresentato attraverso il canto e la recitazione. Si ascolteranno, tra i tanti, i versi de La pioggia nel pineto che diedero immoralità ad Eleonora Duse, come le Quattro canzoni d’Amaranta sgorgate dalla passione di D’Annunzio per la nobildonna Giuseppina Giorgi Mancini, detta «Giusini» o, per l’appunto, «Amaranta». Ma a ciascuna delle sue Muse D’Annunzio dedicherà liriche da camera su musiche di Francesco Paolo Tosti, che vengono qui riproposte per un viaggio musicale non solo temporale, ma anche emozionale e sonoro, attraverso il quale si rivivranno le suggestioni di un’epoca. È nel 1880 che il giovanissimo Gabriele D’Annunzio, allora appena diciassettenne, per la prima volta incontra in casa del pittore Michetti il già famoso Francesco Paolo Tosti, che con le sue romanze raggiungerà in vita un’enorme fama, non solo nei salotti europei, ma anche nei borghi italiani dove le principali melodie del compositore, grazie alla loro immediatezza e, in alcuni casi, all’ispirazione popolare o persino agreste, si diffonderanno con grande facilità. Pochi mesi dopo nasce Visione!, composizione che sancisce l’inizio della collaborazione tra i due artisti, entrambi abruzzesi, che rimarranno legati da profonda amicizia fino alla morte di Tosti, avvenuta nel 1916. Un lungo sodalizio rinforzato non solo dalle comuni origini, ma anche dal legame viscerale di entrambi con la natura di quei luoghi e dalla passione del cantare l’eterno femminino. Alle sue Muse D’Annunzio donerà vita immortale assegnando svariati nomi d’arte, Barbara, Nike, Giusini, Amaranta, Titti, e disvelerà l’innamoramento, la passione accecante, il distacco attraverso le romanze di Tosti, chiamate a riflettere la stessa parabola amorosa del grande poeta, attraverso un’arte congiunta nella quale si sublimano amore e morte, sacro e profano, luce e tenebra.
LE MUSE
omaggio a Gabriele D’Annunzio
SARA ALLEGRETTA soprano – CARLO PROVENZANO baritono –
DARIO NOVIELLI pianoforte – ANTONELLA CARONE voce recitante
Musiche di Tosti e Satie
Testo di Enza Petrignani