A Conversano le donne di Pignatelli in esclusiva da E20.com
MOSTRE – Da visitare: personale di Antonio Pignatelli, presso Eventi.com Lounge Club & Meeting Room, in via Porta Antica della Città,19 a Conversano. E’ un viaggio materico nelle emozioni di un uomo che ha tracciato la sua strada senza guardarsi indietro. Immagini di donne emergono dalle tele e raccontano storie che non si posso dimenticare. La luce d’oro zecchino nella quale sono immerse sembra distrarre l’attenzione dell’osservatore ma è solo una provocazione, uno stimolo dell’artista ad andare oltre ciò che appare. A guardare i meandri della loro anima, così quel bagliore, piano piano si spegne e i loro volti pacati mostrano verità nascoste. Malinconie e lamenti di donne ferite, rinchiuse in gabbie d’orate, che cadono nell’ombra di chi guarda ma non osserva. Tutto è cominciato nel Sud della Puglia, a Lecce dove è nato. Aveva soli 14 anni quando ha affrescato le pareti del Motel Total di Lecce, su commissione del commendatore Sellito, all’epoca dei fatti Presidente della Camera di Commercio di Lecce. Siamo nel lontano 1954, ma Antonio che appartiene al casato dei Principi Pignatelli, non si definisce un artista bensì un viaggiatore. Forse perché ha viaggiato per circa 4 anni sulle navi da crociera. La Columbus è stata la sua prima casa, a bordo era direttore di prima classe delle cucine, assunto dopo essersi diplomato, a soli 23 anni, nella rinomata Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Parigi. Tutta un’altra storia – mi dice – ma è questa che gli ha permesso di dare consistenza a quella materia, di dare spessore e anima ai suoi volti e ai corpi sinuosi ed erotici ma non volgari, toccato dal desiderio di dare loro voce attraverso il sentimento della pittura. Il contatto con i popoli arabi, dal Marocco all’Arabia Saudita …, ha avuto un grande impatto sul suo percorso artistico. E proprio dalla città di Calimba (Marocco) che arriva uno dei tanti premi del quale è stato insignito, per l’omaggio che ha reso con una sua tela ( la foto al centro in pagina), alle donne private dei propri diritti e soffocate dalla violenza. Ho incontrato questo grande artista (ha ricominciato a dipingere dopo la pensione) quasi per caso, sono entrata nella galleria di Pino D’Alessio, attratta dal luccichio delle tele, una polvere dorata e spolverizzata su un volto quasi familiare. Antonio Pignatelli parla sette lingue, durante la nostra piacevole chiacchierata mi ha confessato di aver incontrato qualche giorno fa Papa Francesco. Aveva bisogno di una traduzione simultanea. Da Roma a Conversano, città di passaggio come tante altre, il suo viaggio continuerà verso Venezia. La prossima personale è al Guggenheim di Venezia. I suoi lavori compariranno sulla rivista d’arte targata Mondadori CAM (Catalogo di Arte Moderna) n. 57. E’ stato un piacere conoscere la sua storia, con la sua famiglia (sua moglie e suo figlio) vive in un paesino dove, guarda caso ho lasciato un pezzettino del mio cuore. A Monteroni provincia di Lecce.