Lo scrittore Nicolò Targhetta alla Feltrinelli di Bari con il suo libro “Non è successo niente”
Giovedì 6 giugno alla Feltrinelli di via Melo, lo scrittore Nicolò Targhetta presenta il suo libro “Non è successo niente” (BeccoGiallo editore), reduce dal successo riscontrato all'ultima edizione del Salone del Libro.
Il libro è tratto dall’omonimo blog, divenuto un vero e proprio fenomeno del web grazie alla scelta dell’autore di pubblicare una pagina al giorno, tutti i giorni, su Facebook. Il progetto ha ottenuto numeri incredibili ed è sfociato anche in uno spettacolo teatrale, attualmente in tournée in tutta Italia, con frequenti sold out e recensioni entusiaste.
Il libro tratto dal blog fenomeno del web Non è successo niente è in libreria dal 16 maggio, edito da BeccoGiallo.
L’autore Nicolò Targhetta firma una raccolta di storie veloci, corrosive, da leggere sulla metro o nella pausa pranzo. Un concentrato di ironia che si prende gioco dei nostri tic, delle nostre paure, delle nostre inadeguatezze.
Dal blog, oltre al libro, è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale che attualmente è in tournée per l'Italia, con tappe già confermate a Bologna, Torino, Milano, Roma, Firenze, Napoli e altre in divenire.
- Eccomi.
- Sei in ritardo di venti minuti.
- Non trovavo parcheggio.
- Tu non hai la macchina.
- Ma mi piace cercare i parcheggi.
- Senti idiota, datti una mossa che è pronto in tavola. C’è anche mio padre stasera.
- In che senso c’è anche tuo padre?
Un mix esilarante di dialoghi alla Joe R. Lansdale e situazioni alla Woody Allen, conditi con abbondanti dosaggi di Monty Python, Pif, Stefano Benni e Guido Catalano, racconta le avventure comiche e surreali dei trentenni Nicolò, Sergej e Primo.
Pubblicate ogni giorno a mezzogiorno sulla pagina Facebook del blog, le puntate di Non è successo niente sono diventate un immancabile appuntamento quotidiano per 90.000 fedelissimi lettori, tanto da convincere Becco Giallo a raccogliere gli episodi migliori in questo libro.
“Non è successo niente - racconta l’autore Nicolò Targhetta - è quello che dicevo ai miei quando, da piccolo, tornavo a casa da scuola. Mi succedevano le cose più spaventose in quella scuola, cicatrici esperienziali che mi avrebbero segnato tutta la vita e io a “com’è andata oggi?” rispondevo sempre “non è successo niente”. La cosa si è ripetuta dopo l’università. 110 e lode, applausi e poi non è successo niente. Anche per colpa mia, si intende. Ma mi sono scoperto a riutilizzare quella scusa. Quando qualcuno ti dice che “non è successo niente”, significa, di solito, che è successo tutto quanto.