Al Teatro Abeliano lo spettacolo "Orgia" di Pier Paolo Pasolini
La mia Orgia è la tragedia di chi non sa stare al mondo.
Negando la sua definizione (non più tre, ma due: uno che è sia Uomo che Donna, più una ragazza), io sono un’unica voce e un unico corpo che racconta l’impossibilità di un essere umano a sottostare a certe leggi sociali, a subire l’inganno della lingua, a imprigionare il corpo in azioni ripetitive, sempre le stesse nel corso della storia.
Ci sono due mondi: uno fatto di paesaggi sconfinati, consolazioni, sorrisi sicuri, inconsapevolezza e armonia, alberi di gelsi , antenati: “Il mondo era così da almeno dodicimila anni”. E un altro, quello della camera dei due sposi, fatto di violenza e paura, di piacere e rimorsi. L’uomo e la donna riescono veramente a comunicare tra loro solo attraverso il linguaggio del corpo, il più violento. Questo gioco sadomasochistico della coppia è pretesto per parlare del rapporto della diversità, esistenziale, con la storia; e a questa tragedia esistenziale, si associa una riflessione sul linguaggio, cioè la negazione della lingua parlata in favore di quella del corpo. Ne ho fatto un unico ragionamento chirurgico e straziante su come è costretto ad affrontare la propria esistenza chi non riesce in nessun modo ad essere dalla parte del potere, e attraverso il rito della violenza, da entrambi accettato, voluto e desiderato, cerca di sfuggire ai meccanismi della storia.
Questa figura, in sottana e cappuccio, è un corpo e una voce che non trova il proprio posto dentro la società e ragiona e scalcia, piange, ferisce, si nasconde, si offre e alla fine muore. Muore due volte, muore un’infinità di volte. Si ammazza. Poiché solo nella morte si concretizza la volontà di essere liberi.
Ed ecco che lo spettatore si trova davanti il corpo attore. Come nel testo, così nella messa in scena, lottano il corpo e la parola. Il corpo dell’attore è esibito, sfiancato, violato e la parola lo incita e poi lo placa, lo esalta e lo distrugge, lo cura e lo violenta.
In un’ora vorrei quindi raccontare l’ultimo estremo atto di vitalità prima di morire.
[Licia Lanera]
ORGIA
di Pier Paolo Pasolini
regia di Licia Lanera
con Licia Lanera e Nina Martorana
regista assistente Danilo Giuva
consulenza artistica Alessandra Di Lernia
luci Vincent Longuemare
costumi Antonio Piccirilli
dipinti Giorgio Calabrese
tecnico di produzione Amedeo Russi
assistente tecnico Cristian Allegrini
organizzazione Antonella Dipierro
produzione Fibre Parallele
coproduzione Festival delle Colline Torinesi_Torino Creazione Contemporanea, CO&MA Soc. Coop. Costing & Management
e con il sostegno di L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
Biglietti:
intero 15 euro
ridotto* 12 euro
on line** 12 euro
*per studenti, over 65, soci Coop + 1 accompagnatore, possessori di Carta Più Feltrinelli, possessori di E.showcard, abbonati alla stagione teatrale del Teatro Comunale di Bari e abbonati alla Stagione della Fondazione Petruzzelli
**sul sito www.bookingshow.it
acquistabili presso
- l’ Officina degli Esordi
tel: 080.914.85.90
dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 20.00
- il Teatro Abeliano
tel: 080.542.7678
dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17 alle 19.30
- il Teatro Kismet
tel: 080.579.76.67 int. 123
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 dalle 16.30 alle 18.00
- tutti i punti di prevendita della Bookingshow (tra cui Box Office La Feltrinelli – Via Melo da Bari, 119) nei quali è prevista una maggiorazione del 10% sul costo del biglietto
e su www.bookingshow.com
Info:
Teatro Abeliano | via Padre Massimiliano Kolbe 3
telef.: 080 542 76 78
email: botteghino@teatroabeliano.com
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