“Primo, non sprecare”: al Petruzzelli l’aperitivo a base di cous cous a cura dello chef Filippo La Mantia
Domenica 16 ottobre sarà celebrato nel mondo il World Food Day, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: anche quest’anno nel segno del paradosso del nostro tempo e del nostro pianeta, fra scarsità e sovrabbondanza, fra malnutrizione e spreco. Sulla terra 795 milioni di persone non ha abbastanza cibo, si tratta di una persona su 9. Intanto ogni anno circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare (dati FAO): parliamo di circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ancora edibile che trasformiamo in rifiuto. Per questo Last Minute Market, nato come spin off dell’Università di Bologna e divenuto eccellenza europea nel recupero degli sprechi alimentari, insieme alla campagna Spreco Zero, diretta dall’agroeconomista Andrea Segrè, promuovono per mercoledì sera 12 ottobre, al Teatro Petruzzelli di Bari nell’ambito dell’Assemblea annuale Anci “Primo non sprecare”, una degustazione a base di cous cous: un gustosissimo piatto firmato dal grande chef Filippo La Mantia, realizzato con cibo di recupero dagli sprechi della filiera. Sarà proposto agli amministratori, sindaci e operatori che saranno presenti - oltre un migliaio, si stima - nell’ottica di considare la sensibilizzazione sul tema sprechi.
L’appuntamento di mercoledì sera al Petruzzelli è realizzato in collaborazione con i commercianti del MOI - Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bari (AGGROGROSSISTI, ASOGECOB E AGECOM), d’intesa con l’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Bari e con l’ANCI.
Mercoledì per l’aperitivo di accoglienza “Primo, non sprecare” lo chef Filippo La Mantia utilizzerà:
· kg 55 di pomodorino pachino o datterino da trovare
· kg 5 di capperi sottosale
· kg 5 di lime
· kg 10 di arance
· 20 cassette di basilico
· kg 5 di mandorle pelate bianche tostate al naturale
· kg 4 di acciughe sottolio
· kg 20 di peperoni
· kg 20 di patate
· kg 20 di melanzane
· kg 20 di zucchine
oltre a tutto l’invenduto di frutta e verdura altrimenti destinati al macero.