Bari Musica Film Festival: Rapsodia satanica e Taranta indiavolata allo Showville
Lunedì 27 ottobre alle ore 21.00, al Teatro Showville di Bari (via Giannini, 9) andrà in scena, nell'ambito della Stagione concertistica 2014 dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, il secondo atteso appuntamento del "Bari Musica Film Festival", con la direzione artistica di Marco Renzi e Maurilio Manca. Sul podio saliràMarcello Panni, direttore d'orchestra e compositore con una prestigiosa carriera internazionale alle spalle.
Nella prima parte della serata verrà proiettato Rapsodia Satanica, il film muto di Nino Oxilia del 1917 con l'esecuzione in simultanea dal vivo, da parte dell'Orchestra, della colonna sonora composta da Pietro Mascagni,presentata per la prima volta a Bari.
La seconda parte del concerto sarà intitolata "Taranta indiavolata": si tratta di un percorso musicale intorno al repertorio popolare della tarantella e della pizzica, proposto in versione sinfonica. L'Orchestra eseguiràArtèteka, scritto da Ivan Fedele su un movimento di danza in 12/8 tipico della “pizzica” (ovvero “il morso della taranta”) e, in prima esecuzione assoluta, Mamma la Rondinella di Marcello Panni, Petite Histoire de la Tarantelle de Salon di Francesco Antonioni, e Suite Salentina di Luigi Morleo, impegnato nella duplice veste di compositore e percussionista solista. Il brano prevede una carrellata di canzoni tratte della tradizione della pizzica salentina interpretate da Enza Pagliara, una delle voci storiche della "Notte della Taranta". Alla tammorra, nel brano di Fedele, ci sarà Vincenzo Gagliani.
Brevi cenni su Rapsodia Satanica
?Lo stesso Oxilia definì l'opera uno dei primissimi tentativi di «adunare in un'opera cinematografica le sensazioni di tutte le arti; la possibilità di fare d'una sala di proiezione un magico crogiuolo di tutte le sensazioni artistiche in un insieme nuovissimo». Dal punto di vista musicale Mascagni compose una sorta di poema sinfonico in cui sono ben delineati alcuni motivi ricorrenti, fra cui quelli dell’amore, del diavolo e della bellezza perduta.
La storia, tratta da un poema di Fausto Maria Martini, racconta di un'anziana dama dell’alta società, Alba d’Oltrevita (interpretata da Lyda Borelli, diva del muto), che firma un patto con Mefisto (interpretato dall’attore Ugo Bazzini) per riacquistare la giovinezza a condizione di non innamorarsi. La donna, corteggiata da due fratelli Tristano e Sergio, rifiuta l'amore del primo che si uccide, mentre si prepara a sposare segretamente l'altro di cui è veramente innamorata. Non avendo mantenuto l'impegno assunto, Mefisto le toglie nuovamente la giovinezza riportandola alla condizione iniziale.
Il lavoro di revisione della partitura è stato curato da Marcello Panni.