La VicoQuartoMazzini porta in scena al Kismet il capolavoro di Pirandello
Sabato 11 aprile per la stagione serale “Corpo a corpo” la compagnia VicoQuartoMazzini porta in scena al Teatro Kismet Opera “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, una produzione Teatro Kismet OperA/VicoQuartoMazzini, (sipario h 21.00).
“Sei personaggi in cerca d’autore” è una produzione VicoQuartoMazzini/Teatro Kismet OperA. In scena Michele Altamura, Nicola Borghesi, Riccardo Lanzarone, Paola Aiello, Natalie Norma Fella, regia Gabriele Paolocà. La sfida di VicoQuartoMazzini è quella di filtrare il contemporaneo in una miscela reazionaria e innovativa; lo scopo è quello di rinchiudere il presente in tempi e luoghi estranei; il fine è quello di scavare nell’assurda attualità per scoprire la sua logica nascosta.
Sei personaggi irrompono nella testa di un ex teatrante. Sono u padre, una madre e quattro figli. Sei personaggi incompleti, talmente incompleti da esser rappresentati anche solo con una parrucca o una giubba da marinaretto. Portano con sé un dramma doloroso, macchiato di sangue e vergogna. Chiedono all’ex teatrante di poterlo vivere li, davanti a lui, affinché lui lo possa trascrivere donandogli vita eterna. L’ex teatrante è titubante. Li ha smesso col teatro. “Io non voglio più essere io”, così dice a sua difesa.
Note di regia
I Sei Personaggi tentano il loro autore nell’ora del crepuscolo, quando egli, abbandonato su una poltrona, lascia che l’ombra invada la sua stanza e che quell’ombra brulichi della loro presenza. E’ questa l’immagine con cui Pirandello descrive il sacro momento della creazione, è un’immagine magica e inquietante, bianca e nera: la questione creativa è una questione di vita o di morte. Pirandello intende l’artista come un sensitivo succube di un’idea che s’impadronisce della sua testa e ne modifica lo sguardo e la realtà. Ed è così che la realtà, quella riconosciuta da tutti, diventa distante, la realtà di un altro pianeta. In che mondo vive un artista? Qual è la sua verità? Quanto una “realtà altra” diventa alienazione e quanto diventa ancora di salvezza. Affrontare Pirandello vuol dire sedersi accanto a lui, in quell’ora del crepuscolo, per fare la conta dei propri fantasmi.
“Ho scritto questa commedia per liberarmi da un incubo”, così scrive Pirandello nella sua presentazione. E se invece di allontanarsi, quell’incubo s’impadronisse di noi? “Gabriele Paolocà”
Dopo lo spettacolo, sabato 11 aprile, la compagnia si fermerà per un incontro con il pubblico cui interverranno il critico Nicola Viesti e la direttrice artistica del Teatro Kismet OperA Teresa Ludovico
Biglietti al botteghino del Teatro Kismet; al box office Feltrinelli, al box office Officina degli Esordi e sul circuito booking show; info www.teatrokismet.org e 080.579.76.67 – 335.805.22.11.