Un "albero" a Teatro. All'Officina degli Esordi, il nuovo spettacolo di Nicola Conversano
Un viaggio di ritorno alla campagna e alla natura, in mezzo ai saperi dimenticati e alle necessità della vita in agricoltura: è il viaggio immaginato e narrato dall’attore e autore Nicola Conversano, in scena giovedì 17 dicembre alle 21.00 all’Officina degli esordi di Bari, con il suo spettacolo “L’albero” (ingresso 5 euro; prenotazione consigliata allo 080.914.85.90; info www.officinadegliesordi.it).
Inserito nella rassegna “Grado zero”, il lavoro si avvale della regia di Vittorio Continelli e della collaborazione alla drammaturgia di Michele Santeramo.
A proposito dello spettacolo, Conversano annota: “un contadino ha saputo che un albero è stato preso dalla campagna e spostato nel centro di una piazza di città. Un albero di ulivo di duecento anni, spiantato e ripiantato tra le macchine. Quest’uomo ha bisogno di andare a parlarci con quest’albero, perché, com’è ovvio, l’albero non ha retto a quel passaggio, ed è diventato secco. Partendo da questo episodio, che sembra piccolo agli occhi dei disattenti, l’uomo in scena conclude che di questo scempio, di questa bruttura non vuole saperne più niente. Si decide a partire. In autostop: lasciare tutto e andar via. Come hanno fatto tutti. Come continuano a fare. Non essendo lui né diverso né migliore degli altri. Ma di partire, non se ne parlerà. Saranno gli avvenimenti ad impedirgli di riuscirci.
Non partendo, l’attore/contadino è costretto a tornare in campagna. Ed è questo il viaggio che compie. Un viaggio in mezzo ai saperi che si dimenticano, alle necessità della vita in agricoltura che sono sempre le stesse, pur cambiando i tempi e le macchine prendendo il posto delle braccia, un viaggio di consapevolezza nel mestiere che, sostituito da lampadine che in troppe si vogliono accendere, sta lasciando nella campagna solo il ricordo di una sapienza, la memoria di una appartenenza. Non riuscirà a partire. Fino a quando…”