"Lysistrata", al Teatro Abeliano arriva lo spettacolo tratto dalla commedia di Aristofane
Lysistrata, presentato in alcuni dei maggiori Festival del Mediterraneo (tra cui l'Amman International Theatre Festival in Giordania) e in luoghi storicamente importanti, come il Teatro Romano di Lecce, rappresenta il primo momento di una ricerca sulla relazione tra potere, oscenità, riso ed esplora la regione dove la questione del comico e del pre-comico s'intreccia a quella dell'osceno, ed entrambe, poi, a quella del potere, della guerra e della violenza.
Lysistrata è, letteralmente, "colei che scioglie gli eserciti", la donna ateniese che pone fine alla sanguinosa guerra del Peloponneso. Con un rovesciamento della storia, Lysistrata convince tutte le donne ad occupare l'Acropoli, indicendo il primo sciopero della storia: lo sciopero del sesso, per imporre agli uomini la deposizione delle armi.
Questo spettacolo, che andrà in scena al Nuovo Teatro Abeliano venerdì 7 e sabato 8 febbraio, partendo dall'omonima commedia di Aristofane, interroga la contemporaneità attraverso un intreccio matrilineare, femminile e, per il regista Fabio Tolledi, è riappropriazione dei tempi del comico, nella sua distanza dalle "armi di distrazioni di massa" rappresentate dalla televisione. Lysistrata, risata che tutto muta, che denuda il potere, è uno spettacolo che guarda la vita, la nuda vita, e la sua "oscenità insostenibile". Muovendo da un testo della classicità greca, lo spettacolo si interroga, e interroga gli spettatori, su questioni cruciali quale la guerra e la violenza, e, di contro, il piacere e la carnalità dell'esperienza umana.