"Prima della Poesia": l'Associazione "Terrae" porta in scena Garcia Lorca
Per la Rassegna "To The Theatre" del Nuovo Teatro Abeliano, l'Associazione Culturale Terrae presenta "Prima Della Poesia",
con Rocco Capri Chiumarulo, Ivan Dell'Edera, Anna Garofalo Paola Paglionico, Marilù Quercia, Loredana Savino Teresa Vallarella, William Volpicella, burattino Enrico Francone, Regia Rocco Capri Chiumarulo.
Lo spettacolo andrà in scena giovedì 13 e venerdì 14 marzo.
Le barricate che attraversarono la vita di Federico García Lorca, poeta e combattente, resero labile il confine tra scrittura e realtà. E per questo, il Poeta, ha pagato con la morte. Un grido ambulante nello spirito della barraca, megafono dei "classici" nelle strade e nelle piazze di Spagna. Una denuncia che disilluda chi pensò di zittire il Poeta, simbolo di diversità e martire dell'indifferenza collettiva.
Una laica, rituale, concentrica liturgia scenica che trae ispirazione dal duende lorchiano, materia ribelle e rischiosa da controllare, linfa selvaggia da cui sgorga l'atto creativo. Una scelta politica, insomma, nella sua accezione più ampia. Una scelta che si propone di dar segno e dignità a chiunque non accetti un'omologazione supina e passiva: una società, sotto qualsiasi cielo sia e qualunque terra calpesti, non sarà mai abbastanza civile né mai abbastanza libera se soffocherà, ancora, la voce dei suoi cantori. Animazione, quindi, come azione dell'anima. Poesia come possibilità altra di vedere il mondo. Poesia, bacillo virulento dell'umana virtude, sovversiva e rivoluzionaria, che può intaccare anche sistemi forti e muscolosi come quelli che condannarono a morte uno dei più grandi cantori di tutti i tempi. Una denuncia e un graffio ai suoi assassini che s'illusero di poter tacitare la voce della Poesia. Un approccio guidato, atto a de-strutturare le comode nicchie dei metodi e, paradossalmente, delle scuole dove, spesso, rischiano di giacere sedimentate certezze tanto inattaccabili quanto manieristicamente morte. Una poesia praticata sul luogo scenico con i muscoli e col sudore e con la quale non si può più solo descrivere o rappresentare, ma necessariamente sfidare il proprio demone e combattere con lui.