Tre secoli - duo Carlo Lazari, violino – Edoardo Bruni, pianoforte
TRE SECOLI
Duo CARLO LAZARI, violino – EDOARDO BRUNI, pianoforte
Musiche di Beethoven, Bruni, Piazzolla
Il matrimonio tra violino e pianoforte, da Beethoven ai nostri giorni. Musicisti celebranti, il virtuoso dell’archetto, il veneziano Carlo Lazari, cresciuto sotto la guida di Salvatore Accardo e Stefan Gheorghiu, e un grande talento della tastiera, il trentino Edoardo Bruni, formatosi con Maddalena Giese, Aquiles Delle Vigne e Andras Schiff. Per l’Agìmus Bruni presenta anche una sua composizione: una Sonata surrealista per violino e pianoforte, strumenti dalla cui combinazione è nato qualche secolo fa un repertorio tra i più estesi e ricco di capolavori di tutta la storia della musica occidentale. E il recital di Lazari e Bruni si apre con uno dei capisaldi della letteratura violinistica, la Sonata n. 5 «La Primavera» di Ludwig van Beethoven, pagina del 1801 apparentemente idilliaca che non sfugge alla tensione tra temi e strumenti tipica della successiva Sonata «a Kreutzer», rispetto alla quale «La Primavera» non si esprime con gli stessi eccessi virtuosistici. Dopo il grande fiorire di Romanticismo e Impressionismo, nel ventesimo secolo hanno imperversato, con esiti artistici ed estetici spesso molto discutibili, avanguardie e sperimentalismi. E uno dei compositori che si è salvato dalla decadenza e dall’autoreferenzialità della gran parte della ricerca musicale di fine secolo, spiegano Lazari e Bruni, è stato Astor Piazzolla che, durante l’apprendistato parigino, fu sollecitato da Nadia Boulanger a proseguire sulla propria, personale strada artistica. Fu proprio grazie a quel suggerimento che il grande musicista argentino portò il tango fuori dai postriboli e dalla sale da ballo per introdurlo nelle sale da concerto di tutto il mondo, meritandosi l’appellativo di padre del tango nuevo. Di Piazzolla Lazari e Bruni propongono una selezione di brani più o meno famosi, da Preparense al celebre Libertango, passando per Novitango, Ave Maria, Invierno Porteño e l’insuperabile, in quanto a tensione emotiva, Adiós Nonino.
*Il concerto sarà preceduto dall’Opening di Michele Di Modugno (percussioni) con musiche di Sammut.