La compagnia Teatro dei Borgia torna a Bari con la trilogia “La Città dei Miti”
Si conclude con una speciale trilogia il festival multidisciplinare “Pandémoni”, realizzato dal Gruppo Abeliano di Bari nel suo Nuovo Teatro Abeliano, riorganizzato con la direzione artistica di Vito Signorile. Due mesi di spettacoli per una rassegna multicodice che ha attraversato musica, teatro e danza inabitando gli artisti in scena, ispirano nuove, audaci performance per il pubblico.
Il cartellone di “Pandémoni” si chiude fra venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 luglio con il Teatro dei Borgia e gli spettacoli: “Eracle l’invisibile” (alle 19:15 presso giardino Parrocchia San Sabino, via Magna Grecia, Bari/Japigia), “Filottete Dimenticato” (alle 20:45 presso Sala Grigia del Teatro Abeliano di Bari) e “Medea per strada” (alle 21:45 itinerante su autobus Amtab messo a disposizione dal Comune di Bari con partenza davanti al Teatro Abeliano).
La trilogia “La Città dei Miti” è un sogno poetico metropolitano.
Si svolge a bordo di un minibus urbano per 18/25 passeggeri che attraversa la città e accompagna gli spettatori nei luoghi dell’emarginazione, illuminando angoli del panorama urbano attraverso il cono di luce del mito. L’itinerario prevede un tratto con Medea, una sosta al capolinea con Filottete e un tratto con Eracle. I nostri eroi sono figure extra-ordinarie ma, a differenza del racconto hollywoodiano, non spiccano al di sopra dell’uomo comune. Essi vivono, invece, ai margini: nelle periferie, nei sobborghi, negli inferi della società. Li incontriamo sui mezzi pubblici, li scorgiamo oltre i finestrini, sono un “Quinto Stato” a cui ci avviciniamo con dei primi piani e dal quale emergono storie che rompono l’assuefazione della consuetudine.
La trilogia è composta da tre lavori distinti e indipendenti ognuno dei quali costituisce spettacolo a sé, ma sono creati e intesi come tre momenti di un’unica opera. La durata di ciascuno è di circa un’ora e vengono presentati ogni giorno uno di seguito all’altro. La durata complessiva è di tre ore e quaranta minuti, comprensivi d’intervalli. Sono gli esiti del processo creativo che il regista conduce giorno per giorno con gli attori, attraverso ricerche sul campo che si svolgono in ogni città ospite. Per loro natura, quindi, sono lavori soggetti a continua mutazione.
I tre titoli che compongono “La Città dei Miti” sono: "Medea per strada", "Eracle, l’invisibile" e "Filottete dimenticato".
"Medea per strada", con Elena Cotugno, si pone nel solco delle libere riscritture del mito di Medea e rivela la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco.
Medea per strada è la storia di una giovane migrante, scappata dal proprio Paese, arrivata in Italia con la speranza di un futuro migliore e finita nel racket della prostituzione per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli. Nel grande tema delle migrazioni, TB sceglie di mettere a fuoco le vicende di una delle migliaia di donne vittime del racket della prostituzione. L’itinerario generalmente parte dalla biglietteria del teatro e dopo un percorso urbano lambirà le più note vie della prostituzione della città ospite, per poi concludersi nelle vicinanze del teatro, al punto di raccolta della partenza.
"Eracle, l’invisibile", con Christian Di Domenico, è liberamente ispirato alla narrazione euripidea del mito di Eracle, ne segue la traccia ribaltando criticamente le mitografie antecedenti. È la “tragedia della paternità” nella quale il forte per eccellenza è sottoposto a un’ennesima prova, la suprema: la salvaguardia della famiglia. Narra di un uomo come tanti, un buon padre qualsiasi, un marito felice, la cui vita inciampa in un evento imprevisto che lo precipita nel declino economico. Il territorio dell’agone delle prove di Eracle nella contemporaneità si trasferisce dalla Natura all’Economia e riduce il genitore, in particolare il padre, a funzione economica. L’indagine sociale di TB riguarda dunque i “forgotten men” e le vicissitudini economico-finanziarie nelle quali inciampano i genitori separati. A bordo del bus sale Babbo Natale: in realtà è un mendicante, che con dignità si reca da un luogo d’esercizio all’altro della città, improvvisando intrattenimenti e sottoponendosi a ogni prova e travestimento utili pur di raccogliere qualcosa per la giornata. Ci accompagna per un pezzo, il suo viaggio coincide con quello del bus del Trasporto dei Miti, la sua lotta per la sopravvivenza è la violenta radiografia dell’impatto della crisi economica sulla classe media.
"Filottete dimenticato", con Daniele Nuccetelli, è la storia di uno qualsiasi di quei malati condannati all’emarginazione e all’isolamento a causa del loro stato. Racconta la tragedia dell’abbandono da parte della comunità prima e della famiglia poi. Questa volta il bus accompagna gli spettatori alle soglie di un luogo di degenza: come nel racconto di Sofocle, bisogna che Filottete torni a servizio della comunità. Il bus diventa così la barca e gli spettatori Neottolemo e Ulisse che cercano di riportarlo a Troia.Il protagonista è un paziente affetto da demenza che ricorda solo le ragioni del suo rancore e del quale la famiglia si ricorda solo per ragioni utilitaristiche. Tra i malati afflitti da solitudine d’abbandono, TB concentra la propria indagine su i pazienti affetti da demenza a corpi di Lewy, una sindrome simile all’Alzheimher caratterizzata da violente somatizzazioni, cioè da forti manifestazioni di dolore fisico prive della corrispondenza fisiologica: insomma, da un dolore incomunicabile e per gli altri irrilevante, come la piaga di Filottete.
Per informazioni: Nuovo Teatro Abeliano 080.542.76.78, info@teatroabeliano.com)
Di seguito il programma de “La Città dei Miti”:
· “Eracle, l’invisibile” con Christian Di Domenico, affronta il tema della “tragedia della paternità” raccontando la storia di un padre la cui vita inciampa in un evento imprevisto e lo precipita nell’agone del declino economico dei genitori separati.
*23-24-25 luglio ore 19.15 Giardino Parrocchia San Sabino (viale Caduti del 15 luglio - Bari Japigia) solo per 24 spettatori
· “Filottete, dimenticato” con Daniele Nuccetelli, descrive il tema della “tragedia della vecchiaia”, narrando la vicenda di un anziano affetto da demenza e condannato all’emarginazione e all’isolamento dalla comunità prima e dalla famiglia poi.
23-24-25 luglio ore 20.45 Sala Grigia Nuovo Teatro Abeliano (via Padre Kolbe 3 - Bari) solo per 24 spettatori
· “Medea per strada” con Elena Cotugno, lavora sul tema della “tragedia dello straniero” raccontando la storia di una giovane donna migrante, finita nel racket della prostituzione per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli.
*23-24-25 luglio ore 22.00 spettacolo itinerante su autobus AMTAB messo a disposizione dal Comune di Bari - partenza dal Nuovo Teatro Abeliano - solo per 12 spettatori.
Spettacolo a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria: sarà data precedenza agli spettatori che hanno acquistato i biglietti per “Eracle l’invisibile” e “Filottete dimenticato”.
Gli eventi saranno realizzati nel rispetto della normativa e delle prescrizioni anticovid.
Per info e prenotazioni: www.vivaticket.com
Nuovo Teatro Abeliano tel. 080-5427678