Una serata con Nicola Gliri - incontro culturale
INCONTRO CULTURALE Una serata con Nicola Gliri (1631 – notizie 1688).
Le tele di Rutigliano (BA)
Nell’ambito della programmazione primaverile, Palazzo Settanni è lieto di annunciare il prossimo incontro culturale di sabato 30 aprile, ore 20:00, dal titolo "Una serata con Nicola Gliri (1631 – notizie 1688). Le tele di Rutigliano" che avrà come protagonista, in un itinerario che unisce direttamente museo e territorio, uno tra i più noti pittori pugliesi.
Per la prima volta, grazie alla rinnovata collaborazione degli enti ecclesiastici locali, saranno presentate a Palazzo Settanni, nella suggestiva cornice del Salone delle Feste, le opere di Nicola Gliri conservate a Rutigliano.
Insieme a Giovanni Boraccesi, si ripercorrerà, con una chiave di lettura critica, l’attività prolifica di questo artista bitontino, le cui opere sono state soprattutto individuate nei centri della Terra di Bari.
Ben dieci, infatti, sono le tele presenti nel nostro paese, di cui cinque custodite nel Santuario del SS. Crocifisso, una nella Chiesa di Sant’Anna, una nel museo MuDiAS e tre in una collezione privata.
La partecipazione all’incontro culturale è gratuita con prenotazione obbligatoria entro il 29 aprile, chiamando il numero 080 4761848, oppure scrivendo a museopalazzosettanni@gmail.com.
Come da normativa vigente, l’accesso al Palazzo sarà consentito esibendo il super green pass e indossando mascherina FFP2.
Alcune notizie sul pittore:
Nicola Gliri nasce a Bitonto nel 1631. Le sue opere prediligono soggetti religiosi in toni pacatamente pietistici. Erede della maniera purista di Cesare Fracanzano, ha elaborato una formula pittorica facile e pacata, particolarmente gradita alle committenze ecclesiastiche, in special modo quelle monastiche. Secondo alcuni studi si forma a Bitonto nella bottega di Carlo Rosa, a cui viene spesso associato con un rapporto di discepolo-allievo; altri, invece, ne attestano l’allontanamento dopo aver decorato insieme l’interno della Chiesa di San Benedetto e la Chiesa dei Santi Medici a Conversano.
Tra il 1658 e il 1666 è impegnato nella Chiesa del Carmine a Bitonto; raggiunta in quegli anni una buona fama e avendo formato attorno a sé una consistente bottega, la sua attività prolifica viene disseminata nell’arco di venti anni nelle Chiese e nei Conventi di quasi tutti i centri maggiori della Terra di Bari, arrivando sino a Martina Franca e in Basilicata (Lavello e Venosa).
A Bari dipinge per le monache clarisse una dolcissima Annunciazione (1679) e, poco prima, precisamente nel 1674, per la chiesa domenicana del Rosario, le due tele raffiguranti la Madonna con il Beato Egidio e la Madonna con il Beato Reginaldo, entrambe conservate nella Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari.
Nella sua produzione artistica più che rappresentare, egli “presenta” figure esemplari di santi uomini e donne da intendersi come veri e propri modelli di comportamento.