Yemen: una guerra dimenticata
Dal 2015 lo Yemen è teatro di una sanguinosa guerra che ha causato decine di migliaia di vittime. Eppure la tragedia yemenita trova pochissimo spazio sui media internazionali. Ad oggi, i principali fronti in guerra, sostenuti rispettivamente dall’Iran e dall’alleanza Arabia Saudita-USA sembrano non avere alcun interesse nel porre fine al conflitto. E chi continua a pagarne le conseguenze è la popolazione martoriata non solo dalla violenza, ma anche dalla spaventosa crisi umanitaria che ne è conseguita (secondo le stime, più di 240.000 persone non riescono ad accedere al quantitativo minimo di cibo per sopravvivere, e dallo scoppio della guerra sono oltre 85.000 i bambini morti di stenti).
Anche l’Italia gioca un macabro ruolo in tutto questo. L’Arabia Saudita è infatti uno dei principali partner commerciali del nostro Paese nell’ambito dell’export di armamenti: molte delle armi che vengono utilizzate contro i civili yemeniti sono made in Italy.
Qual è la situazione in Yemen?
Cosa è rimasto dei movimenti popolari del 2011 che rivendicavano libertà e condizioni di vita migliori contro il regime?
Cosa possiamo fare, dal basso, per porre fine a tutto questo, specie in assenza di un movimento pacifista credibile?
Dibattito con:
- Sophia Alshadhly, mediatrice culturale yemenita
- Piero Maestri, Fuorimercato rete nazionale e collaboratore di Jacobin Italia
Durante la serata ci saranno inoltre proiezioni, musica araba e cena FuoriMercato.