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Sabato, 20 Aprile 2024
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A Bari nasce Bip, l'incubatore di startup per favorire l’impresa innovativa: destinatari giovani talenti ed imprese

Lo hanno costituito oggi il Politecnico di Bari, Confindustria e Ance Bari e Bat. Avrà sede nel Campus. Saranno selezionati progetti ad alto contenuto tecnologico, nei settori-chiave dello sviluppo sostenibile

Nasce a Bari BIP – Build in Poliba – l’incubatore universitario di startup per lo sviluppo sostenibile. È stato costituito oggi, in forma di società consortile, dal Politecnico di Bari, rappresentato dal rettore Francesco Cupertino, con Confindustria e Ance - associazione nazionale dei costruttori edili - delle province di Bari e Bat, rappresentate dai rispettivi presidenti, Sergio Fontana e Beppe Fragasso. L’obiettivo è favorire l’impresa innovativa e ad alto contenuto tecnologico nei campi più avanzati e promettenti dell’economia.

I destinatari sono giovani talenti con idee brillanti da lanciare sul mercato, ma anche imprese già esistenti, che hanno bisogno di svilupparsi e di riposizionarsi. Professori e ricercatori, manager, imprenditori e professionisti metteranno a disposizione le proprie competenze ed esperienze, per offrire servizi di consulenza e formazione specifici per le diverse esigenze.

«Pubblico e privato devono collaborare sempre più – commenta il rettore Cupertino – per valorizzare le risorse dei territori, come la Puglia, che esprimono ottime idee, competenze e visione di futuro. Il nostro obiettivo – aggiunge Cupertino – è costruire un ecosistema dell’innovazione formato da università, istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali e imprese, che aumenti la capacità della regione di attrare investimenti e di generare occupazione per i giovani. Ora più che mai – conclude il rettore del Politecnico – sentiamo il dovere di questa missione, per sostenere la ripartenza di tutto il Paese».   

Sul piano operativo, la prima attività di BIP coinvolgerà i Politecnici di Bari, Milano e Torino con i rispettivi incubatori, nell’ambito di un progetto nazionale promosso da Cassa Depositi e Prestiti per lo sviluppo di un polo di tecnologie avanzate nel campo della sostenibilità. L’iniziativa si intitola Tech4Planet e prevede investimenti per 55 milioni di euro.

L’obiettivo è fare emergere nuove imprese nelle aree in cui è forte l’interazione dei politecnici con i territori, anche attraverso la valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica. I settori su cui puntare sono le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, la manifattura 4.0, la gestione delle risorse idriche e l’economia circolare, attraverso una rete diffusa di trasferimento tecnologico costituita dai laboratori dei tre atenei. Il progetto ha una durata prevista di quattro anni.

«Con la costituzione di questo nuovo incubatore – dichiara Fontana - l’esperienza del mondo imprenditoriale di Confindustria si unisce al sapere tecnico-scientifico del Politecnico di Bari in un’alleanza che sosterrà nuove idee d’impresa ad elevato contenuto tecnologico con un’attenzione particolare alle principali sfide economiche del momento, dalla transizione ecologica alla trasformazione digitale.  BIP sarà uno di quei luoghi speciali in cui, come scrisse Seneca, il talento incontra l’occasione e qui potrà esprimersi e crescere insieme al nostro territorio».

Nel frattempo, l’incubatore BIP attiverà una serie di iniziative per startup e spin-off (le imprese derivate direttamente dall’attività di ricerca universitaria): dalla fase di ideazione a quella di crescita e sviluppo sui mercati: selezione delle idee di business, business plan, ricerca di finanziamenti e consulenza strategica, marketing, comprese le attività per le imprese già consolidate e che vogliano accrescere la loro competitività sui mercati.

L’incubatore avrà sede nel campus “Quagliariello”, sede principale delle attività didattiche e di ricerca del Politecnico.

«La costituzione di BIP – conferma Fragasso – rappresenta una concreta opportunità per i giovani talenti del territorio che vogliono lanciare la loro sfida imprenditoriale nei settori più innovativi. Come Ance, forniremo degli input sull’evoluzione del settore delle costruzioni e guarderemo con particolare attenzione a quei progetti e a quelle iniziative imprenditoriali volte a sviluppare innovazioni di processo e di prodotto sia nel settore delle opere pubbliche che in quello dell’edilizia privata. Intravediamo in questa iniziativa – conclude Fragasso – una grande opportunità per dotare le imprese e il settore di quelle competenze utili al raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica».

Nel 2021, gli investimenti totali per l’acquisto di quote di startup italiane ad alto contenuto tecnologico sono arrivati a quota 1,4 miliardi di euro, con un aumento del 118% rispetto al 2020 (dati dell’osservatorio Startup HiTech del Politecnico di Milano). Nello stesso periodo erano state censite 670 startup in Puglia, settima regione in Italia per numero di aziende innovative.

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