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Inquinamento delle acque, Goletta Verde boccia Pane e Pomodoro

La spiaggia dei baresi si aggiudica ancora una volta la 'maglia nera' come tratto di costa più inquinato del capoluogo. Ma quello degli scarichi non a norma in mare si rivela un problema diffuso in tutta la regione

Ancora una volta la 'maglia nera' per il tratto di mare più inquinato del capoluogo spetta proprio alla spiaggia dei baresi, Pane e Pomodoro. Almeno stando ai dati rilevati e diffusi oggi da Goletta Verde. la popolare campagna itinerante di Legambiente che ogni anno monitora lo stato di salute del mare italiano.

Un problema, quello dell'inquinamento delle acque marine, che vede come primi imputati gli scarichi fognari illegali e non a norma, e che si rivela comune a tutta la nostra regione. Dei venti punti esaminati dai biologi di Legambiente (tra canali e foci di fiumi ma anche spiagge segnalate dagli stessi cittadini), infatti, ben 13 sono risultati a rischio: dieci campioni sono risultati “fortemente inquinati”, tre i punti “inquinati” (qui i dati completi).

Una situazione che riguarda, senza distinzioni, tutte le province pugliesi. "Anche in Puglia non possiamo che evidenziare la situazione di inquinamento causata da alcune foci e da scarichi fognari non a norma - dichiara Stefano Ciafani, Vicepresidente di Legambiente -. Il nostro monitoraggio conferma quanto già emerso dai dati dell’Istat secondo cui la Puglia con il 60% è la quartultima regione d’Italia per percentuale di popolazione servita da un efficiente servizio di depurazione".

"Si tratta - spiega ancora Ciafani - di un dato inferiore alla già modesta media nazionale del 76% ed addirittura più basso del 66% su cui si attestano le altre regioni del Sud e le Isole. Dei 109 comuni italiani oggetto della recente condanna da parte della Corte di Giustizia Europea - sottolinea Ciafani - 6 ricadono in Puglia. Le gravi carenze del sistema di depurazione non solo danneggiano ambiente e salute ma impongono al nostro Paese e quindi alle tasche di tutti noi cittadini il pagamento di multe salatissime con soldi pubblici che vorremmo invece vedere investiti in cantieri per il trattamento dei reflui fognari. E’ prioritario intervenire in maniera finalmente efficace anche nell’interesse del settore turistico - conclude Ciafani - perché tutelare l’ambiente e la qualità del mare è condizione indispensabile a uno sviluppo sostenibile di quest’attività cruciale per l’economia pugliese”.

LE RILEVAZIONI DI GOLETTA VERDE - I prelievi sono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l’altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità).
 

 

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