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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Un museo della radio a Bari, Olivieri: "Servirà a rilanciare turismo e cultura"

Oggi la firma del protocollo tra il candidato sindaco e l'esperto collezionista di radio Umberto Giarletti

“Valorizzerò la collezione Giarletti e individuerò a Bari una sede idonea per la Mostra permanente della Radio e della Filatelia Marconiana”. Lo ha detto il presidente di Realtà Italia e candidato sindaco di Bari, Giacomo Olivieri, firmando oggi all’hotel Excelsior una dichiarazione d’intenti con l’esperto collezionista di radio Umberto Giarletti e sua figlia Ornella. Quello di oggi è il primo di una serie di documenti, contenenti progetti per la città, che Olivieri continuerà a sottoscrivere, dichiarando così il proprio impegno per Bari.

“La famiglia Giarletti possiede questo patrimonio, di quasi mille pezzi, uno più prezioso dell’altro, stimato in un milione di euro, che tante altre città vogliono. Bari – secondo Olivieri – deve saper cogliere questa occasione utilizzandola per rilanciare cultura e turismo. Serve la garanzia del prossimo primo cittadino a trovare una sede. Si era tentato anni fa con la Provincia, ma tutto è naufragato. Il mio impegno quindi, da presidente di Realtà Italia e da candidato sindaco, è di individuare la struttura più adatta. Avverto il compito di avvicinare tutti alla storia e alle nostre tradizioni. Il nome della nostra città è scritto nella storia della radiofonia italiana”.
 
“Da sempre Bari – ha spiegato Olivieri - è legata alla figura di Guglielmo Marconi, al punto da avergli intitolato un quartiere ed averlo insignito della cittadinanza onoraria. Era il 3 agosto 1904 quando il grande scienziato fece partire il messaggio “Antivari chiama” dalle apparecchiature dell’odierna Bar, in Montenegro, tramite il servizio radiotelegrafico veloce senza fili, che fu ricevuto dalla stazione di San Cataldo. Una trasmissione sperimentale che consentì a Bari di diventare successivamente stazione radiotelegrafica, con servizio regolare dal 1904. Cosa che favorì gli scambi commerciali assecondando la vocazione levantina della città”.
 
Parte della collezione è dedicata proprio a questo evento. Umberto Giarletti, ribadendo lo stretto legame tra il premio Nobel e Bari, ha poi auspicato che “il futuro sindaco sappia cogliere questa occasione. La nostra collezione è stata sino ad oggi valorizzata solo tramite mostre itineranti in tutta Italia e all’estero. Adesso finalmente speriamo che trovi qui una collocazione permanente grazie all’impegno concreto dell’avvocato Olivieri”.  

“Sarebbe – ha aggiunto Lello Cafaro, presidente della sezione barese dell’Ari (Associazione Radioamatori Italiani) - un’iniziativa importante per la città. Sono infatti anni  che proponiamo una mostra stabile della radio senza ricevere risposte concrete. E nel centodecimo anniversario del primo scambio radiotelegrafico Bari-Bar commemoreremo l’avvenimento attivando, dal 10 aprile al 2 maggio, una stazione radio cittadina che effettuerà collegamenti con tutto il mondo”.

(Ufficio stampa Realtà Italia)

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