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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Aggressione di Casapound, il sindaco Decaro: "Colpa dei mandanti morali". Salvini: "Chi ha picchiato paghi"

Le reazioni politiche dopo l'episodio di ieri sera nel quartiere Libertà. Il primo cittadino: "Soffiare sul fuoco della paura rischia di generare incendi". Il ministro: "Galera per chi pesta altri"

La violenta aggressione di ieri sera, nel quartiere Libertà, ai danni di alcuni manifestanti antifascisti del collettivo 'Mai con Salvini' e di altre reti, reduci da un corteo per le vie del centro, è stata commentata anche dal sindaco di Bari, Antonio Decaro: "E' un fatto gravissimo - dice il primo cittadino - . Spero che i responsabili siano puniti.  Ma noi tutti sappiamo che esistono dei mandanti morali. Sono tutti quelli che ogni giorno, subdolamente, con parole di finto buonsenso, alimentano un clima di odio, di pregiudizio, di violenza. Soffiare sul fuoco della paura - ha aggiunto Decaro - rischia di generare incendi che travolgono tutto e tutti. Ce lo insegna la storia. Una storia che Bari ha già vissuto. Una storia che non può e non deve tornare mai più. Bari è una città libera dove le manifestazioni sono un diritto. Un diritto di tutti".

Salvini: "Chi pesta deve andare in galera"

Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega, e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: "Da ministro dell’Interno ho la fortuna di non dovermi basare solo sui giornali, ma sulle informazioni delle forze dell’ordine, altrimenti quest’estate avrei dovuto inseguire dei lanciatori di uova", che "lanciavano uova a caso". Per il titolare del Viminale, "se uno pesta un altro essere umano, può essere giallo, rosso o verde, il suo posto è la galera. Poi da ministro dell’Interno devo andare oltre la notizia".

Emiliano: "Atto da vigliacchi"

Per il governatore Michele Emiliano: "la vile aggressione da parte di gruppi di fascisti a dei manifestanti, che peraltro stavano tornando a casa con bambini e passeggini, è un atto gravissimo. Bari antifascista si opporrà a questa gente che pensa di poter occupare le strade di picchiare donne, bambini e di comportarsi in modo così vigliacco. La mia più profonda solidarietà - ha aggiunto -  a tutti coloro che hanno subito l'aggressione e alla deputata europea Eleonora Forenza che spero possa immediatamente superare la situazione anche fisica nella quale si sta trovando".

Le altre reazioni, da sinistra a destra

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni (LeU) ha espresso la sua posizione sulla vicenda: "L'aggressione fascista avvenuta stanotte a Bari, nella città in cui fu ucciso Benedetto Petrone, è inaccettabile, non doveva accadere, non deve più accadere e non può rimanere impunita. Ci aspettiamo che gli squadristi responsabili dell’aggressione siano assicurati subito alla giustizia, e sia chiarito perchè non sia stata impedita dalle forze dell’ordine". Michele Caradonna, consigliere comunale barese di Fratelli d'Italia, invece, punta su un discorso più generale, partendo dalla polemica contro i migranti che nei mesi scorsi ha interessato il quartiere: "Non è una soluzione ora puntare il dito contro gli immigrati e dimenticarci che la non vivibilità del quartiere ha origini lontane che attengono al degrado, alla sporcizia, alla delinquenza e alla criminalità organizzata. La responsabilità ricade su ciascuno di noi perché anche i più “piccoli” gesti di inciviltà contribuiscono ad attrarne altri ben più rilevanti".

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