Aumento dei costi per il rinnovo dei permessi di soggiorno, la preoccupazione dell'INCA CGIL
Il Patronato INCA CGIL Puglia esprime preoccupazione e dissenso per l'aumento dei costi per il rinnovo del permesso di soggiorno a carico dei lavoratori stranieri previsto a partire dal 30 gennaio prossimo.
Il provvedimento che istituisce il contributo, sopravvissuto al cambio di governo, aumenta in misura esponenziale i costi che sostengono i lavoratori stranieri e le loro famiglie che già' contribuiscono con il loro lavoro, le imposte e i contributi al fabbisogno economico del paese.
L'incremento di quanto dovuto per i permessi è la continuazione di un processo di produzione di ingiuste vessazioni nei confronti dei lavoratori migranti che ha origine nel precedente governo. Vi si aggiunge ora la beffa, tramite il finanziamento del fondo rimpatri, di far ricadere su chi è in regola i costi della lotta alla immigrazione irregolare. Altrettanto incredibile è l'intenzione di alimentare con queste risorse la macchina amministrativa: questa non è mai stata messa, intenzionalmente, nelle condizioni di essere efficiente per il rispetto dei tempi previsti dalle normative per il rilascio e il rinnovo dei documenti utili al soggiorno e al lavoro in Italia.
L'intero processo che regola l'ingresso e l'avvio al lavoro degli stranieri in Italia necessita di una profonda manutenzione per renderlo coerente con il fenomeno delle migrazioni ormai strutturale nella nostra epoca.
L’ INCA, a tutti i livelli, auspica che si arrivi presto ad una modifica del provvedimento e chiede al Ministro dell'Interno e al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione che si attivino per un incontro con le parti sociali e con i Patronati sulle tematiche delle procedure di ingresso e della integrazione dei cittadini stranieri.