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Addizionale Irpef, è polemica sull'aumento deciso dalla Regione

Ieri sulla vicenda è intervenuto il ministro per i Rapporti con le Regioni Fitto: "In Puglia la spesa sanitaria è fuori controllo, e questo ha portato ad un aumento della pressione fiscale su più fronti"

La decisione di aumentare l'addizionale Irpef, annunciata pochi giorni dalla Regione Puglia, continua a suscitare polemiche. Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, a Bari per partecipare alle celebrazioni del 65° anniversario della fondazione della Repubblica. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Fitto ha escluso che l'aumento dell'Irpef deciso dalla Regione sia legato ad un errore di calcolo compiuto dal ministero dell'Economia, sottolineando invece le responsabilità della giunta Vendola nella cattiva gestione della sanità: "Questa - ha dichiarato Fitto - è una Regione i cui conti sono altamente fuori controllo come è noto. C'é un piano di rientro con il quale ci si sta confrontando tra mille difficoltà, e questo è un provvedimento obbligatorio, frutto dei risultati raggiuti dalla Regione. La responsabilità è esclusivamente della Regione". "E' evidente - ha continuato - che la nostra regione oggi ha una situazione fuori controllo della spesa sanitaria, che ha portato ad un aumento della pressione fiscale su più fronti. Oggi i cittadini pugliesi devono sapere che solo ed esclusivamente per responsabilità della giunta regionale pagheranno l'Irpef maggiore rispetto a quella delle altre regioni".

Della stessa opinione Tato Greco, coordinatore regionale de "La Puglia prima di Tutto": "Questo continuare a insistere sull'errore del Governo alla base dell'extra-deficit che ha portato all'aumento dell'addizionale Irpef è banale e inconsistente: basterebbe osservare che se la giunta Vendola avesse voluto, avrebbe potuto far notare al Governo che c'era un errore nella stima del gettito Irap, e l'errore sarebbe stato corretto per merito della Regione". "E' fin troppo evidente - sostiene il consigliere regionale - che i calcoli di Roma sono stati fatti sulla base di dati forniti dalla Regione, per cui l'errore è semmai a monte e non a valle. Ma è ancora più evidente che tutti coloro che oggi accusano il Governo di aver sbagliato avrebbero potuto evitare l'errore facendolo presente allora, non rimproverandolo strumentalmente oggi".

Ribadisce invece le responsabilità del ministero il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, anch'egli presente alle celebrazioni per il 2 giugno. Questa decisione, ha spiegato Introna, "nasce da un errore del ministero delle Finanze che, sbagliando i calcoli, ha assegnato alla Puglia un riparto di 92 milioni e più rispetto a quanto invece alla Puglia spettasse. E oggi, per riparare a questo errore commesso dal ministero delle Finanze, ci è stato imposto di restituire questa somma, applicando un aggravio delle aliquote sull'Irpef che noi non volevamo applicare".

Ma le polemiche sulla decisione presa dalla Regione hanno coinvolto tutto il mondo della politica locale. Sulla questione era intervenuto anche il sindaco di Bari Michele Emiliano, che aveva subito commentato la notizia su Facebook, dicendosi in disaccordo sulla scelta di annunciare l'aumento giusto il giorno dopo i ballottaggi: "Dovevamo dirlo prima - scrive il sindaco sulla sua pagina - Detto così il giorno dopo le elezioni sembra un atto di slealtà verso gli elettori. Così non mi piace. E poi siamo sicuri che non sia possibile risparmiare questi soldi in altro modo?".
 

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