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Il Consiglio dei Ministri approva ddl su autonomia differenziata, Emiliano: "Indignati" per accelerazione

Il governatore pugliese spiega che la riforma "è un processo lungo, non siamo contro l'autonomia differenziata, siamo contro al farla rapidamente"

"Ci indigna profondamente questa cosa di voler fare l'autonomia differenziata prima delle elezioni in Lombardia" per evitare di "far fare brutta figura alla Lega": ad affermarlo è il governatore della Puglia, Michele Emiliano, attraverso un commento nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha detto sì al disegno di legge che consentirebbe alle regioni di godere di particolare autonomia su determinate materie, garantendo comunque un adeguato livello dei Lep, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale. Il timore, secondo i critici della norma, è quello che la legge favorirebbe le regioni del Nord e in generale quelle più ricche, a discapito delle altre. Per i favorevoli, invece, i benefici riguarderebbero tutto il Paese.

Per Emiliano, non favorevole a questo tipo di 'accelerazione' da parte del Governo, ha spiegato che "Per fare i Lep - ha aggiunto secondo quanto riporta l'Ansa - non basta scriverli, servono 60-70 miliardi di euro da investire per permettere al Sud di essere allo stesso livello del Nord. E' un processo lungo, non siamo contro l'autonomia differenziata, siamo contro al farla rapidamente". Emiliano poi ha usato la metafora del canottaggio per spiegare quello che, a suo dire, sarebbe il piano del ministro delle Autonomie Roberto Calderoli: "La teoria Calderoli è: abbiamo 20 vogatori, per far diventare più forti i vogatori meno efficienti diamo remi più lunghi a quelli più forti. Questa teoria non regge".

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