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Bari - Galleria Cavour: “No al fuoco amico sul Municipio murattiano”

Sulla questione relativa all'eventuale smantellamento della struttura metallica del mercato di corso Cavour, interviene Claudio Sgambati, candidato coordinatore della mozione che ha ottenuto il 33% congressuale e componente del coordinamento del PDL di Bari città.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Sulla questione relativa all'eventuale smantellamento della struttura metallica del mercato di corso Cavour, interviene Claudio Sgambati, candidato coordinatore della mozione che ha ottenuto il 33% congressuale e componente del coordinamento del PDL di Bari città.
“La politica locale su questa questione mostra ancora una volta il suo aspetto peggiore, anteponendo logiche di contrapposizione, non soltanto tra gli opposti schieramenti (Amministrazione comunale di centrosinistra e Circoscrizione Murat guidata dal centrodestra) ma addirittura tra i rappresentanti del PDL che evidentemente, con l'idea di prendersi visibilità ad ogni costo, si inventano iniziative popolari e dichiarazioni poco attendibili.

Una cosa è chiara: la Circoscrizione Murat, roccaforte cittadina del centrodestra guidata da anni dall'esponente del Pdl Ferorelli, ha stabilito con delibera consiliare, votata tra l'altro all'unanimità, di recuperare la struttura originaria rendendola isola pedonale, eliminare le
appendici abusive ed attrezzare l'area per iniziative commerciali e culturali, eventualmente da assumere anche in collaborazione con la adiacente Chiesa del Sacro Cuore.

Con solita puntualità l'Amministrazione Comunale si contrappone alla scelta indicata dal municipio murattiano, puntando ad abbattere (predilezione del Sindaco Emiliano, vds Punta Perotti) la struttura e trasferire il mercatino in Piazza del Ferrarese. Una scelta nella sostanza però non attuabile al momento data l'inagibilità della struttura dell'ex mercato, in contrapposizione a quanto stabilito dal Tar che obbligava l'Amministrazione comunale ad individuare un'area all'interno della quale avrebbero potuto continuare ad operare gli ambulanti presenti nella galleria di corso Cavour. Il paradosso è che se non si provvede a quanto stabilito dal Tar la galleria di corso Cavour riaprirebbe i battenti.

Poi c'è il terzo incomodo che non ti aspetti: per la Circoscrizione guidata dal Pdl ecco il fuoco amico del capogruppo del Pdl al quartiere Madonnella (territorio confinante con il murattiano che non avrebbe competenza sulla questione) che propone lo spostamento della struttura da corso Cavour in altri punti della città (Parco Perotti o Torre Quetta).

Al di la del fatto che quest'ultima proposta sostanzialmente non risolverebbe il problema degli accampamenti abusivi che potrebbero riproporsi nelle zone alternative indicate, l'imbarazzo sta nell'assoluta mancanza di coesione all'interno del partito di Bari città. Quella coesione che abbiamo tanto auspicato in sede congressuale ma che ancora oggi purtroppo stentiamo ad intravedere nel Pdl barese, come gli ultimi fatti dimostrano.

Infatti, non è la prima volta in questi mesi che si avvertono mal di pancia interni al partito e finanche episodi deplorevoli che ne minano la stabilità. Ritengo che, soprattutto in questo particolare momento, l'etica e la compattezza all'interno del Pdl di Bari debbano prevalere su personalismi ed interessi spiccioli. La linea del partito deve essere unica, sintesi di una condivisione che deve riguardare tutte le componenti del coordinamento. Se si continuano ad assumere atteggiamenti personalistici finalizzati esclusivamente ““a prendersi la scena””, verrà meno l'auspicata compattezza del gruppo con conseguenze facilmente prevedibili”.

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