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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Puglia 'hub' italiano del gas, con la nuova legge regionale in arrivo sconti in bolletta: "Compensazioni come in Basilicata"

L'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Delli Noci: "Per attuare politiche energetiche bisogna anche coinvolgere la cittadinanza e tenere conto dell'impatto delle infrastrutture sul territorio"

La Puglia come la Basilicata dove i cittadini hanno ricevuto sconti in bolletta per 'compensare' l'impatto dei costi legati all'estrazione del petrolio. Nel Tacco d'Italia, invece, compensazioni simili avverranno per via della presenza di numerose infrastrutture (come l'approdo del gasdotto Tap) che sono strategiche per il sistema energetico nazionale. La nuova legge approvata qualche giorno fa dal Consiglio regionale, infatti, consentirà di utilizzare il 3% del valore di mercato del gas prodotto o importato e che transita in Italia dalla nostra regione, per tagliare le sempre più salate bollette che l'aumento dei prezzi, dovuto a un mix micidiale tra guerra in Ucraina e speculazione internazionale, ha reso letteralmente impagabili per i cittadini e le famiglie.

Il provvedimento, come spiega a BariToday l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, ha una doppia valenza: "L'obiettivo - dice - è, così come per le estrazioni in Basilicata, rendere tangibile un vantaggio collettivo per i cittadini. La legge è stata frutto di una mediazione in Consiglio" tra maggioranza e opposizione (con un particolare impegno dei consiglieri Fabiano Amati del Pd e Davide Bellomo della Lega), "e fa riferimento ad una dello Stato che attualmente esiste e non è attuata. Il 3% tiene conto dell'impatto delle infrastrutture energetiche, importanti a livello nazionale, sul nostro territorio".

Quanto e quando vi saranno, dunque, questi sconti in bolletta? I tempi di attesa non dovrebbero superare alcuni mesi anche perchè ci dovrà essere un'interlocuzione tra le aziende di distribuzione del gas e gli altri soggetti in campo per capire come 'assorbire' il taglio del 3%, tenendo conto che la Regione, entro 30 giorni, potrebbe poi agire autonomamente. La legge, infatti, è stata approvata con immediata esecutività. Sul valore, invece, si possono fare solo stime, ovvero 314 milioni di euro di tagli su 870 milioni di euro in bollette versate dai 1,5 milioni di famiglie pugliesi annualmente (a febbraio 2022) secondo i calcoli di Amati. 

Un taglio in apparenza importante con un provvedimento per il quale la Regione auspica massima collaborazione con il nuovo governo: "La legge della Basilicata - rimarca Delli Noci - non è stata impugnata. Siamo fiduciosi che l'esecutivo ci possa seguire in maniera determinata. Contiamo che sia parlamentari di destra che di sinistra provenienti dalla nostra regione possano supportarci".

Il provvedimento approvato nei giorni scorsi, sottolinea ancora Delli Noci, ha un ulteriore significato: "Da parte nostra - dice - c'è una presa di posizione politica molto chiara e una voglia di protagonismo energetico. Non siamo per il no a tutti costi, ad esempio, sulla concentrazione di impianti energetici sul territorio da parte del governo, ma per un sì condizionato proprio alle compensazioni ambientali. Queste possono avvenire attraverso tariffe agevolate, comunità energetiche, accumulatori di energia e tutto quello che possa aiutare chi non può pagare le bollette". 

Una concezione per "coinvolgere la cittadinanza. Negli ultimi anni le politiche di sviluppo energetico sono state caratterizzate dall'idea del 'nimby' (acronimo per not in my backyard, ovvero non nel mio cortile,ndr) ovvero di esprimere la necessità per opere che però non si vuole che vengano fatte vicino casa. La Puglia è primo produttore di energie rinnovabili e ci vogliono vantaggi per i pugliesi. Se da noi l'energia costa meno avvantaggiamo le imprese locali e quelle che vogliono trasferirsi da noi. Serve un cambio di paradigma. A tal proposito - aggiunge ancora Delli Noci - stiamo spingendo per la transizione energetica e per l'autoconsumo, come gli incentivi agli impianti fotovoltaici sui tetti. Ciò consentirà di creare le condizioni per una produzione anche collettiva e maggiori vantaggi per tutti".

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