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Patto di stabilità, il Pdl contro Vendola: "Con lo sforamento rischi seri per la Puglia"

Per l'opposizione il governatore "fa campagna elettorale", senza preoccuparsi delle sanzioni che un eventuale sforamento del patto farebbe scattare nel 2013

La decisione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e della sua giunta regionale di sforare il 'patto di stabilita'' è "uno strumento a cui la giunta Vendola ricorre sempre in campagna elettorale: lo fece a febbraio 2010 e lo fa oggi". Lo sottolineano i capigruppo di centrodestra in consiglio regionale pugliese nella conferenza stampa indetta per spiegare il proprio giudizio negativo sullo sforamento.

"Le prescrizioni che le leggi del Governo Berlusconi prevedono per le Regioni che decidono di sforare il Patto per garantire la spesa di fondi comunitari è vero che sono lievi, ma ci sono - ha detto il capogruppo Pdl, Rocco Palese - e sono tutte sull'anno successivo a quello dello sforamento, quindi sul 2013, quindi certamente il governo Vendola oggi assume la scelta di non rispettare il Patto, ma probabilmente non sarà il governo Vendola, ma chi verrà dopo di lui, a subirne le conseguenze", dal momento che per le intenzioni manifestate da Vendola, candidato alle primarie del centrosinistra, e da molti suoi assessori "questa legislatura potrebbe concludersi prima del previsto".

L'operazione decisa dalla giunta regionale - ha sottolineato l'opposizione - consentirà d'immettere risorse per circa 500 milioni di euro entro la fine dell'anno ma costerà sanzioni per il 2013: il blocco delle assunzioni, l'impossibilità di contrarre nuovi mutui e il livellamento della spesa corrente al triennio in cui è stata più bassa (il 2007). "Per non perdere i fondi comunitari si poteva – secondo Palese – ridurre la spesa corrente e discrezionale; farlo in maniera graduale a partire dal 2010 o agendo già sul bilancio di previsione relativo al 2012. Si sarebbero avute così tutte le risorse necessarie per cofinanziare gli interventi. Invece, questa giunta lascia inalterata la spesa corrente e sfora il patto di stabilità con ricadute negative che sopporterà l'intera regione e con conseguenze che dovrà subire chi verrà dopo Vendola. Il tutto senza porre rimedio alle gestioni ed alle spese fuori controllo di Arti (agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione), Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali), Pugliapromozione e Apulia Film Commission".

Per il centrodestra, se la scelta di sforare il 'Patto di stabilita'' fosse stata dettata "solo dall'esigenza di poter spendere i fondi comunitari, da un lato si poteva ridurre gradualmente la spesa corrente sin dal 2010, dall'altro si poteva fare ricorso prima a questo sforamento consapevole, posto che le norme che lo prevedono sono del 2011". "Siamo dinanzi - secondo il centrodestra - ad una forma di gestione imprudente ed emergenziale, che ha come presupposto politico fondamentale quello di non ridurre la spesa corrente e discrezionale e sottoporre la Regione a restrizioni finanziarie gravissime per l'anno prossimo". (Ansa)

 

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