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Palese, Di Liso si dimette: “Il sindaco non ci ascolta, meglio andar via”

Il presidente della 1^ circoscrizione lascia: "Impossibile instaurare una collaborazione con Emiliano. Il testo del decentramento? Va rivisto"

“Così come sono oggi le circoscrizioni sono inutili, ragion per cui mi dimetto”. Erio Di Liso, presidente del rione Palese-Santo Spirito, ha già deciso e non farà alcun passo indietro. La lettera di dimissioni è stata già inoltrata al sindaco Michele Emiliano, ma domani pomeriggio verrà presentata al consiglio circoscrizionale per l’approvazione e l’immediata esecutività.

I motivi sono diversi, ma tutti ruotanti attorno alla questione della mancata autonomia comunale di Palese-Santo Spirito: “Dopo il voto regionale contrario, abbiamo appurato come la rappresentatività e l’efficacia dell’azione politico-istituzionale della presidenza, e della amministrazione circoscrizionale, sia assolutamente ridotta ai minimi termini ed incapace di generare cambiamento”.

A far saltare il banco è stato soprattutto il tema dell’interramento dei binari, questione annosa che da anni giace irrisolta. “Abbiamo appreso - spiega Di Liso - dell’arresto del progetto per la tratta Bari Nord che costituiva parte integrante dell’accordo sottoscritto da Governo, RFI, Regione e Comune nel marzo 2007, oltre ad essere un punto irrinunciabile del programma di consiliatura dell’attuale sindaco” . “In questa scelta – continua - la comunità civile e gli organismi politico-istituzionali della prima circoscrizione non sono stati interpellati né coinvolti, nonostante le ripetute sollecitazioni rivolte al sindaco Michele Emiliano con cui è stato impossibile poter instaurare un rapporto proficuo di collaborazione”.

A questo si aggiunge il risultato del progetto sul decentramento da parte del Comune, che non ha trovato entusiasta buona parte del consiglio circoscrizionale, in primis il presidente Di Liso: “Ci si avvia a costituire dei municipi che altro non sono che delle circoscrizioni con poteri di scelta ancora più ridotti”.

La proposta è invece quella di attuare l’articolo 18 comma 2 bis del testo coordinato alla legge sulla spending review. “Essa stabilisce – chiarisce Di Liso – che lo statuto della città metropolitana possa prevedere, su proposta del comune capoluogo, in questo caso Bari, un’articolazione del territorio in più comuni: ciò ci permetterebbe di lavorare in modo più efficace e di essere conseguenti ai problemi che i cittadini ci segnalano”.

Da domani la prima circoscrizione non avrà il suo presidente. Partirà un commissariamento (di massimo 90 giorni) entro il quale saranno indette nuove elezioni. Basteranno a riportare la calma?

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