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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Lotta alla corruzione, Cantone a Bari: "Codice appalti grande innovazione"

Il presidente dell'Anac a Bari per una serie di incontri dedicati al tema dell'anticorruzione nella Pubblica amministrazione e in economia. In mattinata la partecipazione al convegno organizzato dall'associazione Giuristi di Puglia e dal Forum della legalità dell'area metropolitana

Contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione e nell'impresa, codice degli appalti e ruolo degli amministratori. Sono stati questi i temi al centro del convegno "Impresa e anticorruzione", organizzato nella sede della Città metropolitana dall’associazione Giuristi di Puglia e dal Forum della legalità dell’area metropolitana di Bari in collaborazione con la Società italiana degli avvocati amministrativisti - sezione regionale pugliese.

CANTONE: "IL CODICE APPALTI GRANDE INNOVAZIONE" - All'incontro ha partecipato anche Raffaele Cantone, presidente dell'Anac - l'Autorità nazionale anticorruzione - a Bari per un serie di incontri. Tra gli argomenti affrontati da Cantone, in particolare quello del Codice degli Appalti, che, ha spiegato, "introduce così tante novità che ha bisogno di tempo per essere digerito" da parte delle pubbliche amministrazioni. "E' un codice - ha affermato il presidente Anac - che va verso una grande innovazione che vuole responsabilizzare l'amministrazione. Tante volte l'amministrazione si lamenta di essere oggetto di lacci burocratici. Quando poi i lacci burocratici in qualche modo si allargano, l'amministrazione non sempre reagisce. E' una sorta di sistema di protezione, sul quale però bisogna intervenire. Noi però dobbiamo valorizzare la capacità delle amministrazioni di scegliere e ovviamente di scegliere in modo corretto".

DECARO: "AMMINISTRATORI LOCALI IMPEGNATI NELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE - Al convegno ha preso parte il sindaco Antonio Decaro, che, anche in veste di vice presidente nazionale ANCI, ha testimoniato l’impegno profuso quotidianamente da migliaia di sindaci e di amministratori locali in tutto il Paese nelle azioni di contrasto all’illegalità e alla corruzione, “un numero incommensurabilmente più alto, quello degli amministratori onesti, - ha detto - rispetto ai mariuoli che infangano l’intera categoria". "Approfitto della presenza del Presidente Cantone, che noi tutti apprezziamo per le sue qualità professionali e per il suo equilibrio nella gestione di una postazione istituzionale così importante e delicata - ha proseguito Decaro - non per rappresentare ancora una volta il lamento di un’intera classe di amministratori soffocata da quella che ormai è diventata la burocrazia dell’adempimento formale ma per segnalare la necessità, direi non più prorogabile, di ricercare e individuare un punto di equilibrio tra effettività della prevenzione dei comportamenti e dei reati corruttivi ed esigenza di non gravare ed appesantire l’organizzazione amministrativa".

EMILIANO: "COMPITO DEI POLITICI E' ANCHE VIGILARE" -  "I politici - ha dichiarato il presidente della Regione, Michele Emiliano - a volte si dimenticano che il loro compito non è solo quello di governare o legiferare, ma anche di controllare ciò che accade nella pubblica amministrazione. Essi hanno la potestà della vigilanza e devono esercitarla secondo la legge. Quando un politico acquisisce una notizia di reato, che non significa la prova schiacciante ma anche solo la possibilità di un reato, deve denunciarlo alla magistratura, così come nel caso di danni erariali e alla pubblica amministrazione. Collaborare con gli inquirenti è fondamentale per accertare l’accaduto. Senza potestà di vigilanza e senza prevenire i fatti criminosi attraverso buone scelte politiche, la lotta alla corruzione non è possibile. Non si può scaricare questo compito solo sull’Anac, sulla bravura di Raffaele Cantone, o sulle Procure della Repubblica. Questa rivoluzione deve avvenire nella testa dei politici, ma non è ancora cominciata". "Promuovere un’agenzia come l’Anac è importantissimo per il supporto della pubbliche amministrazioni e per scegliere la formula contrattuale migliore, evitando errori di impostazione - ha risposto ai giornalisti con riferimento al nuovo codice degli appalti - Occorre trovare le soluzioni migliori in modo tale che, senza fermare i lavori, si possa ottenere un effetto di legalità necessario. Speriamo che le norme tengano conto della realtà delle imprese e delle pubbliche amministrazioni in modo tale da non creare rallentamenti, impedimenti o confusioni dal punto di vista dell’interpretazione. Ma voglio ribadire che la lotta alla corruzione non consiste solo nello scrivere nuove norme, qui c’è bisogno che i politici prendano la responsabilità che compete loro".

APPALTI: ACCORDO CITTA' METROPOLITANA-ASSOCIAZIONI - A margine dei lavori Decaro, nella sua qualità di sindaco metropolitano, ha siglato un protocollo d’intesa in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e sevizi, frutto del confronto tra le 37 associazioni aderenti al Forum per la legalità e le rappresentanze datoriali (lega Coop., Ance e Assindustria Bari-Bat) e dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL), che ha come obiettivo quello di incentivare comportamenti virtuosi da parte delle Stazioni Uniche appaltanti per garantire trasparenza, correttezza, imparzialità e maggiori tutele per i lavoratori.
 

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